GIORNALmente, la pillola giornaliera che nutre la mente: l’8 luglio 1593 nasce a Roma la pittrice Artemisia Gentileschi
Di: Annalaura Casciano
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L’8 luglio 1593 nasce a Roma la pittrice Artemisia Gentileschi, figlia del pittore Orazio Gentileschi. La sua storia viene sottovalutata – e a tratti ignorata – finché non viene riscoperta dagli studi femministi, in quanto la donna si afferma in un panorama, il Seicento, esclusivamente maschile.
Impara a dipingere e a disegnare presso la bottega del padre, ove entra in contatto con l’arte. È costretta a sfruttare queste conoscenze per farsi strada, poiché, essendo donna, le viene negato l’accesso all’Accademia di Belle Arti di Roma.
La sua prima opera è Susanna e i vecchioni, fortemente autobiografica. Oltre al padre, il dipinto raffigura anche Agostino Tassi: l’uomo frequenta Artemisia per insegnarle la prospettiva, ma in seguito la violenta. La pittrice decide così di denunciarlo, e Tassi viene condannato.
Nel 1612, il padre le combina un matrimonio, e proprio a questi anni risale la sua opera più famosa: Giuditta che decapita Oloferne. Si trasferisce con il marito a Firenze, diventa madre e, al contempo, intrattiene relazioni con grandi artisti dell’epoca. Nel 1616 entra all’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze, una delle più rinomate, divenendo così la prima donna a ottenere questa possibilità. Quindi, si sposta quindi a Roma ed entra nell’Accademia dei Desiosi. Vive poi a Venezia e a Napoli, dove muore nel 1653.