Arrivati al 1910 possiamo quindi fare un resoconto delle varie proposte avanzate per la nuova ferrovia Ostiglia-Treviso
Di: Federico Carbonini
LEGGI ANCHE: L’Ostiglia-Treviso proposta da Verona
Arrivati al 1910 possiamo quindi fare un resoconto delle varie proposte avanzate per la nuova ferrovia
Ostiglia-Treviso.
Proposta di Marco Sartori Borotto: Ostiglia, Melara, Bergantino, Castelnuovo Bariano, Massa Superiore,
Trecenta, Badia Polesine, Piacenza d’Adige, Este, Lozzo Atestino, Vò, Rovolon, Camposampiero, Treviso.
Proposta della provincia di Padova: Ostiglia, Legnago, Montagnana, Padova, Noale, Treviso.
Proposta della provincia di Vicenza: Ostiglia, Legnago, Montagnana, Noventa Vicentina, Poiana di Granfion,
Camposampiero, Treviso.
Proposta della provincia di Verona: Ostiglia, Legnago, Cologna Veneta, Poiana di Granfion, Camposampiero,
Treviso.
La provincia di Venezia è toccata solo dal tracciato della proposta padovana, mentre la provincia di Rovigo è
toccata solo dal tracciato della proposta di Marco Sartori Borotto.
Come abbiamo già visto, l’idea di Marco Sartori Borotto non è stata minimamente presa in considerazione
in Parlamento.
Una possibile alternativa, come si vede anche dalla cartina sotto, era a Piazzola sul Brenta. Si trattava di
valutare se passare o meno dalla stazione già esistente della ferrovia Padova-Piazzola.
Tra le proposte delle tre provincie, invece, alla fine si è scelto, nel 1915, il percorso più indipendente dalle
altre linee, più breve, meno costoso e anche commercialmente più strategico. Per rispondere alle esigenze
militari dello Stato Maggiore e alle necessità economico-commerciali, si è optato per realizzare il percorso
proposto dalla provincia di Verona.