Giovedì 25 maggio 2023, presso il Teatro Olimpico di Vicenza, si è svolto l’ultimo concerto della rassegna “Incontro sulla Tastiera”
Di: Camilla Piazzon
LEGGI ANCHE: Il Richard Strauss da Shakespeare a Hoffmanstal
Giovedì 25 maggio 2023, al Teatro Olimpico di Vicenza, si è svolto l’ultimo concerto della rassegna “Incontro sulla Tastiera”, anche grazie al patrocinio del Comune di Vicenza e AGSM AIM. Ad esibirsi in quest’ultimo appuntamento, Alessandro Simoni col flauto traverso e Luca Lavuri al pianoforte. Il programma prevedeva per la prima parte musiche di Bach, Mozart e Debussy, mentre la seconda il Cantabile et Presto di Enescu. Seguivano due andanti di Schiavo e Fantasia sul “Der Freischütz” di Taffanel.
“Incontro sulla tastiera” nasce nel 1976 da un’idea di Mariantonietta Righetto Sgueglia. È attiva da quarant’anni nel campo musicale per permettere a giovani musicisti emergenti di farsi conoscere e portare dunque, sul palco dell’Olimpico, aria di novità. Ad oggi si contano 46 stagioni che hanno dato luogo a più di 500 eventi e 3 premi internazionali sotto la guida del presidente Enrico Hüllweck, ex sindaco della città di Vicenza.
La serata di giovedì sera è stata inaugurata dalla Sonata in La Minore di Bach, composta di tre movimenti invece di quattro, cosa piuttosto inusuale. A seguire, Mozart e Debussy. Quest’ultimo preludio è uno dei soli più belli del flauto in orchestra, ispirato al “Pomeriggio del Fauno” di Mallamé, staccandosi quindi dalla melodia del compositore austriaco. Dall’atmosfera fiabesca, quasi romantica, che porta lo spettatore insieme al Fauno a fantasticare di ninfe e nature varie, si passa a Leonardo Schiavo, autore della colonna sonora dello spettacolo Le Chat Noir. A concludere la serata, Taffanel, definito dal flautista Simoni come “un maestro del virtuosismo per il flauto di inizio Novecento”.
Ad aprire il concerto è stato l’assolo di Alessandro Simoni, originario di Marostica, classe 1992. Diplomatosi al Conservatorio Pedrollo di Vicenza nel 2012, ha poi completato gli studi a Vienna conseguendo il titolo di Magister artium. Ha suonato anche in Giappone. Ad accompagnarlo sul palco, Luca Lavuri, pianista e organista di Milano, classe 1991. Anche quest’ultimo ha studiato nella capitale austriaca. Tra le sue collaborazioni si annoverano le più grandi orchestre, quali Wiener Symphoniker e la Hatdn.-Orchester, con cui ha potuto esibirsi in Europa. La coppia ha deliziato il pubblico con un bis, “Salut d’amour” di Elgar, e l’operetta della Vedova Allegra.