GIORNALmente, la pillola giornaliera che nutre la mente: il 21 dicembre
Di: Annalaura Casciano
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Il 21 dicembre 1925, al teatro Bol’šoj di Mosca, viene presentato e proiettato per la prima volta il film La corazzata Potemkin. La pellicola in bianco e nero, diretta da Sergej Michajlovič Ėjzenštejn e ambientata in URSS, ha una durata complessiva di 1 ora e 15 minuti.
Durante la proiezione, tuttavia, l’opera risulta ancora incompleta, in quanto il regista non ha ultimato il montaggio. Per questa ragione, Ėjzenštejn non siede in sala, bensì nel backstage: mentre il pubblico si gode lo spettacolo, egli prosegue col montaggio delle altre scene.
L’anno è il 1905, rivoluzionario, e i protagonisti sono soldati a bordo della nave da battaglia Potemkin. L’equipaggio della corazzata, rifiutandosi di sottostare al capitano, decide di ribellarsi in ogni modo possibile. I marinai, seppur costretti dalle autorità, si rifiutano ad esempio di mangiare carne putrefatta o di uccidere coloro che non eseguono gli ordini.
A morire è Vakulincuk, promotore della rivolta, il cui corpo, esposto sul porto di Odessa, attira numerose persone. La gente accorsa inizia a conoscere l’equipaggio della Potemkin e a schierarsi dalla sua parte, protestando a favore dei marinai.
La polizia zarista compie quindi una strage: spara sulla folla, uccidendo molte persone, tra cui donne e bambini. I marinai rispondono facendo fuoco a propria volta sulla sede della polizia. Danno così inizio a quello che dovrebbe essere uno scontro tra le flotte dello Stato e la Potemkin, ma ecco arrivare il colpo di scena: i marinai delle altre navi si rifiutano di bersagliare i compagni della corazzata.
Tra i vari riconoscimenti, La corazzata Potemkin viene citata nel film Il secondo tragico Fantozzi. Qui, un Professore costringe gli impiegati a prendere visione di alcune pellicole particolarmente datate. Tra i lavoratori spicca ovviamente Fantozzi, il quale, su tutte le furie per aver dovuto rinunciare a un’importante partita calcistica, sale sul pulpito e pronuncia una frase destinata a divenire celebre:
“Per me… La corazzata “Kotiomkin”… è una cagata pazzesca!”