GIORNALmente, la pillola giornaliera che nutre la mente: il 15 maggio 1886 muore a Amherst, negli Stati Uniti, la poetessa Emily Dickinson
Di: Annalaura Casciano
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Il 15 maggio 1886 muore a Amherst, negli Stati Uniti, la poetessa Emily Dickinson, nata nello stesso luogo il 10 dicembre 1830. Figlia di un avvocato affermato, frequenta la Amherst Academy; successivamente, si iscrive alla scuola superiore di South Hadley.
A 23 anni, senza un apparente motivo, Emily decide di ritirarsi a vita privata. Ad ora non si è ancora scoperta la ragione di questa decisione. Dunque, affronta tutti gli studi successivi da autodidatta e il suo unico contatto con il mondo esterno lo si ritrova nella corrispondenza epistolare. Molte sue poesie, infatti, si scoprono poiché allegate a queste lettere.
Nonostante un simile tenore di vita, nella vita di Emily avviene qualche incontro fortunato. Uno di questi è Samuel Bowles, direttore dello “Springfield Daily Republican”, sul quale la poetessa pubblica alcune opere. Nel 1860, complice un forte amore per Bowles, compone circa 400 poesie. Nel tempo, il suo volersi recludere diventa sempre più intenso, così come i rapporti epistolari: l’unico luogo in cui Emily si sente sicura a socializzare.
Gli ultimi anni di Dickinson sono costellati di perdite: muore prima il padre, poi Bowles; intanto, la madre si ammala gravemente. Quindi, Emily s’infatua del giudice Lord, amico del padre, e in lei si riaccende una scintilla. Questa viene nondimeno spenta dalla morte della madre e, in seguito, anche di Lord. Nel 1885, in preda allo sconforto, Emily Dickinson si ammala, morendo il 15 maggio 1886. Le sue opere vengono pubblicate postume grazie a sua sorella.