Per Leclerc seconda vittoria in tre gare e testa del Mondiale. Bastianini comanda tutti dopo il successo di Austin

Di: Diego Boscarello

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La domenica dei motori si tinge di tricolore grazie ai successi della Ferrari e di Enea Bastianini. I colori italiani trionfano infatti rispettivamente a Melbourne e Austin e continuano a dimostrare che per entrambe è più che legittimo sognare in grande in questa stagione.

In Australia è ancora Charles Leclerc ad avere la meglio di tutti nel terzo appuntamento del Mondiale di Formula Uno. Il monegasco offre una prova di forza sublime, con l’impressione costante di amministrare la gara senza nemmeno dover spingere al limite la propria monoposto. Complice il secondo k.o. stagionale della vettura di Verstappen si fa già notevole il distacco fra “il predestinato” e gli avversari in classifica generale.

Era da cinque anni che un pilota della Ferrari non aveva un avvio di stagione così promettente. In quell’occasione era stato Sebastian Vettel ad inanellare due vittorie e un secondo posto. Al termine di quel mondiale era arrivata la rimonta decisiva di Lewis Hamilton, che quest’anno pare però non avere a disposizione una macchina performante come quella che gli ha permesso di dominare gran parte delle ultime stagioni. Ora Leclerc e la Rossa sembrano essere nella posizione di essere artefici del proprio destino, e i fan dopo anni possono tornare ad ambire ai titoli. E fra due settimane tocca a Imola, dove è già tutto esaurito e la Ferrari corre in casa.

Bastianini e gli altri ragazzini terribili del motomondiale

In MotoGP brilla nelle lande texane la stella di Enea Bastianini. Il ventiquattrenne riminese si aggiudica il Gran Premio delle Americhe e mette in fila tutti per la seconda volta in stagione. “La Bestia” dopo quattro gare è al comando della vetta del Motomondiale, in quella che appare come una corsa altamente imprevedibile, con diversi piloti a poter nutrire speranze di vittoria finale.

Non solo nella classe regina sventola forte il tricolore: anche in Moto2 e Moto3 ci sono infatti degli italiani al comando della classifica. In quella che un tempo era la 250 mantiene la testa della graduatoria Celestino Vietti, seppure fuori per caduta ieri. Il gradino più alto del podio ad Austin canta comunque Mameli, visto il successo di Tony Arbolino, terzo nella generale.

In Moto3 lo spagnolo Jaume Masia rovina in volata la festa a Dennis Foggia e Andrea Migno, che possono però fregiarsi anch’essi rispettivamente di primo e terzo posto nel titolo piloti. I presupposti dunque parlano chiaro: ci sono tutte le carte in regola per un anno da ricordare per i motori italiani.