Lunedì 21 marzo 2022, nell’aula De Sandre dell’Ospedale di Borgo Roma, Carlo Patrono ha tenuto la lectio magistralis “Cinquant’anni di ricerca sull’aspirina”

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Lunedì 21 marzo 2022, alle 16, nell’aula De Sandre dell’Ospedale di Borgo Roma, Carlo Patrono ha tenuto la lectio magistralis “Cinquant’anni di ricerca sull’aspirina”. A Patrono, docente di Farmacologia alla Scuola di Medicina dell’università Cattolica di Roma, è stato consegnato il Sigillo per la qualità delle sue ricerche e per la collaborazione con l’ateneo scaligero nell’ambito della ricerca clinica e della didattica. Presenti i docenti dell’università di Verona Pietro Minuz, Roberto Leone, Cristiano Chiamulera, Gianluca Trifirò e Ugo Moretti che hanno organizzato il pomeriggio di studi.

125 anni di aspirina

Quest’anno si celebrano i 125 anni dalla prima sintesi industriale dell’acido acetilsalicilico Asa, “aspirina”, il capostipite della classe dei farmaci antinfiammatori non steroidei. Un farmaco utilizzato per oltre settant’anni come analgesico, antipiretico e antinfiammatorio; e il tutto senza che se ne conoscesse il meccanismo d’azione, scoperto e caratterizzato nei suoi più intimi dettagli molecolari negli anni 1971-75.   

“Queste scoperte – ha spiegato Patrono nella sua lettura – hanno dato origine ad una seconda vita dell’Asa, caratterizzata da studi di Farmacologia clinica dell’attivazione e inibizione piastrinica, che hanno portato a ipotizzare che basse dosi di ASA potessero esercitare un effetto antitrombotico. I numerosi trial clinici indipendenti, realizzati con fondi pubblici negli ultimi decenni, hanno dimostrato che l’Asa a basse dosi è un farmaco salva vita nelle sindromi ischemiche acute, cardiache e cerebrali, ed è in grado di ridurre il rischio di infarto miocardico e ictus ischemico nel lungo termine, diventando il cardine della terapia antitrombotica in tutte le linee guida internazionali”.  

Studi più recenti, ancora in corso, coordinati da Patrono hanno evidenziato l’efficacia dell’Asa a basso dosaggio anche nella prevenzione di alcune forme tumorali. In particolare, le sue ultime ricerche sono concentrate sullo studio dell’attivazione e dell’inibizione delle piastrine nel cancro colorettale. 

Di lunga data il rapporto tra Patrono e l’università scaligera. Il farmacologo è stato membro del comitato scientifico della Scuola di dottorato in Scienze della Vita e della Salute; docente nell’ambito di master coordinati dalla Farmacologia di Verona; e docente e direttore di corsi per giovani ricercatori dell’International School of Pharmacology “Giampaolo Velo”. 

Numerose anche le collaborazioni nell’ambito della ricerca scientifica tra i docenti dell’università di Verona, Patrono e suoi collaboratori nel campo della trombosi e della terapia antipiastrinica con aspirina, soggetto della lettura in programma.