Utilizzare la tecnologia per sostituire le funzioni cerebrali compromesse: questo lo scopo della società Neuralink di Elon Musk

Di: Simone Massenz

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Sin dalla propria fondazione, la start-up di Elon Musk, Neuralink, ha studiato l’interfaccia neurale – collegamento cervello-computer – allo scopo di sfruttare la tecnologia per sostituire funzioni cerebrali compromesse da traumi o malattie neurodegenerative.

L’ultima notizia riguardante la società fa riferimento all’installazione di un chip nel cervello di una scimmia, che permetterebbe al primate di giocare ai videogiochi usando la mente. Il patron di Tesla ha annunciato la riuscita dell’esperimento attraverso Clubhouse, assicurando di aver seguito ogni regolamento vigente atto a preservare la salute degli animali.

“Abbiamo una scimmia con un impianto wireless nel cranio con piccoli cavi che può giocare ai videogiochi con la propria mente”, ha dichiarato Musk. “Non può vedere dove si trova l’impianto. È una scimmia felice. Abbiamo le strutture per scimmie migliori del mondo. Vogliamo che giochino a mind-pong“.

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Come detto, l’obiettivo che Neuralink si prefigge è quello di curare i danni al cervello o alla spina dorsale dovuti a traumi o a malattie neurodegenerative. Il mezzo concerne impianti di chip dimensionalmente ridotti, che possano, cioè, dirsi “comodi” per l’ospite. “Esiste una versione primitiva di questi device con piccoli cavi che escono dalla testa”, ha ironizzato Musk, “ma è come avere un Fitbit nel cranio con fili che arrivano al cervello”.

Per “essere chiari”, il patron di Tesla ha concluso con una specifica: le prime applicazioni, conferma, saranno disponibili solo e soltanto per soggetti affetti da danni cerebrali seri.