A volte, camminare con il naso all’insù non è per niente una cattiva idea, soprattutto se si possono vedere fenomeni atmosferici particolari. L’arcobaleno intorno al sole è uno di questi

Di: Samuela Piccoli

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Sabato pomeriggio, stavo passeggiando sul lungolago tra Garda e Bardolino. Osservavo la calma e i colori del lago in questa stagione dell’anno che annuncia l’arrivo dell’estate, quando improvvisamente ho alzato gli occhi al cielo e ho visto qualcosa che mi ha lasciata a bocca aperta.

Arcobaleno intorno al sole

Cr. ph. Davide Conti

Ho sgranato gli occhi un paio di volte per essere sicura di non aver preso un abbaglio, ma ero abbastanza sicura che ci fosse un enorme arcobaleno intorno al sole. Era un cerchio perfetto: sembrava fosse stato disegnato dalla mano di Giotto – o dalla mano di Dio, qualcuno penserebbe.

Sono stata con il volto rivolto al cielo per alcuni minuti, cercando di capire che cosa provocasse quell’effetto così particolare. Nel frattempo, ho estratto il telefono e ho scattato numerose foto, dato che non avevo mai visto nulla di simile. Quando sono rientrata a casa, ho cercato di documentarmi, sperando, in fondo, di aver scoperto un fenomeno mai notato prima da nessun altro essere umano. Mi sbagliavo di grosso.

Evento raro, ma naturale

L’alone circolare attorno al Sole è un evento raro, ma naturale, che più usualmente si verifica attorno alla Luna. Si forma quando il cielo viene coperto dai cirri, nuvole che si formano a livello superiore della troposfera a un’altezza di circa 6.000-12.000 metri. Tali nuvole contengono cristalli di ghiaccio e danno vita a questo strano e affascinante fenomeno ottico.

È un fenomeno conosciuto fin dall’antichità, visto che ad esso è ispirato il mito greco di Issione, l’uomo condannato da Zeus a passare tutta la vita legato a una “ruota di fuoco” nel cielo per la slealtà mostrata verso gli uomini e gli dèi. In realtà, il suo nome scientifico è parelio e per i marinai rappresenta un segno di sventura, poiché preannuncia un cambio repentino delle condizioni atmosferiche.

Nel mondo, infatti, sono molti i detti popolari che mettono in relazione la comparsa dell’alone solare con l’imminente peggioramento meteorologico. Appunto, la domenica ha piovuto quasi tutto il giorno. Tale fenomeno viene anche definito “alone a 22 gradi”, per effetto dei cristalli di ghiaccio, piccole strutture esagonali, che danno alla luce un angolo di rifrazione di 22 gradi.

Caso fortuito e fortunato

Normalmente, non cammino guardando il cielo: rischierei di andare a sbattere contro qualche passante o, peggio, contro qualche palo della luce. Sabato, però, era impossibile non osservare deliziati i colori della natura, che, si sa, talvolta sa creare opere che non hanno nulla da invidiare ai nostri migliori artisti. Un caso decisamente fortuito e fortunato.