A Verona, stampanti 3D danno forma a organi e tessuti umani. Luca Zaia: “Il Veneto sempre pronto a cogliere i nuovi orizzonti della tecnologia”

Di: Pierantonio Braggio

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Un comunicato di Regione Veneto datato 12 marzo 2021 porta la notizia di stampanti 3D che, da una Tac, riproducono forma e consistenza in materiale ‘bio’ di organi e tessuti umani.

A qualcuno può sembrare fantascienza o apparire inconcepibile; eppure, nel Veneto, oggi, è una realtà. Una realtà al servizio del paziente e, in particolare, di tanti bambini, che potranno così avere nuove prospettive di salute.

“Esprimo il mio plauso al Laboratorio di Chirurgia pediatrica sperimentale dell’Università di Verona, che, ancora una volta, conferma la vocazione all’innovazione della Sanità veneta, sempre pronta a cogliere i nuovi orizzonti della ricerca a beneficio dei suoi assistiti”, afferma il Presidente della regione del Veneto Luca Zaia. “Tecnologia di avanguardia e sempre al passo con la ricerca è una delle parole d’ordine, grazie alla quale il nostro modello sanitario veneto continua a fare la differenza. La raccolta e il processamento dei tessuti, insieme all’ingegneria tissutale, sono una delle punte più avanzate delle attività sanitarie e, nel Veneto, sono un’eccellenza riconosciuta. Con oggi, nel laboratorio veronese, viene aggiunto un nuovo mattone nella storia della Sanità e dell’Università venete”.

Una grande nuova, questa, che sottolinea l’impegno della medicina veronese nel mondo tecnologico. L’introduzione di nuove metodologie di ricerca, oltre che segno di volontà di progresso, crea maggiore fiducia negli assistiti.