Come si può insegnare la solidarietà ai bambini molto piccoli? Rispondono le maestre del nido Papaveri e Papere: “Mostrandogli tutti i giorni amore ed empatia”

Di: Samuela Piccoli

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Marcella Guardini e Francesca Mori, detta “Ciaci”, sono le proprietarie del Nido “Papaveri e Papere”, un asilo privato aperto nel 2008 e situato nei pressi di Settimo di Pescantina. È un ambiente piccolo, ma molto accogliente, dove i bambini imparano a rapportarsi con qualcuno di diverso dai genitori o dai fratelli e iniziano a “formarsi il carattere”.

Le due maestre, insieme alla loro collaboratrice Tatiana, condividono l’idea per cui i bambini nascono con un patrimonio genetico e con distinte predisposizioni e personalità; nondimeno, ciò che succede dopo la loro nascita sarà essenziale per determinare che tipo di persone diventeranno.

La filosofia del nido e i progetti

I genitori sono sempre più spesso fuori casa e devono delegare ad altri la gestione dei figli. Per questo motivo, l’asilo sarà il luogo preposto in cui apprenderanno come relazionarsi con gli altri e sviluppare competenze individuali. Soprattutto, sarà il luogo in cui sperimenteranno l’affetto, l’empatia, la solidarietà e l’amicizia verso gli altri esseri umani.

È proprio questo il clima che si respira quando si varca la soglia del micro nido “Papaveri e Papere” e si parla con le tre giovani maestre. Nonostante le difficoltà del momento – le restrizioni, il tenere separati i bambini, ecc. -, non hanno perso l’entusiasmo e la voglia di coccolare quelli che chiamano “i loro cuccioli”. Non possono sorridere con la bocca a causa della mascherina? Allora useranno gli occhi e la gestualità per far sentire i bambini amati e al sicuro.

Hanno in mente molti progetti per l’anno in corso e tante sorprese per i bimbi: giochi e letture educative, anzitutto, come Zeb e la scorta di baci, metafora di un contenitore pieno d’amore a cui i bambini possono sempre attingere; poi, disegni e pitture, così da favorire lo sviluppo di abilità e competenze artistiche.

Giovedì 24 dicembre, vivranno tutti insieme la magia del Natale. I bimbi dovranno presentarsi all’asilo vestiti in modo elegante e, con l’aiuto delle maestre, imbandiranno le tavole, tutte rigorosamente a gruppi di 5, per festeggiare il Natale come in un vero ristorante stellato.

L’idea solidale del Nido “Papaveri e Papere”

Francesca, Marcella e Tatiana sanno bene che il valore del Natale non risiede solo nei pranzi luculliani o nello scambio dei regali. Natale significa anche solidarietà, vuol dire rivolgere il proprio pensiero a chi vive un momento di difficoltà nella vita. E come si può insegnare ai bambini il significato della parola altruismo? Non si insegna, semplicemente si vive.

Per questo motivo, insieme alle mamme e ai bambini del nido hanno organizzato una raccolta di beni di prima necessità per la mensa di san Bernardino. In un periodo difficile come questo, mostrare interesse per i più deboli significa non solo essere bravi educatori, ma anche esseri umani di un certo spessore.

È davvero quello di cui i bambini hanno bisogno: vivere l’esempio di adulti generosi e responsabili. Per la gioia di tutti, il pacco è stato consegnato proprio stamattina da uno dei papà dei bambini. Con educatrici così, la speranza che i nostri figli diventino persone valide e di buon cuore non è poi tanto vana.