Parco Treves aperto per tutta la giornata. La consulta di quartiere ha approvato i fondi per implementare il servizio di guardiania
Di Sofiasole Scotti
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Progettato tra il 1829 e il 1845 da Giuseppe Jappelli, il Parco Treves è un polmone verde nel cuore della città di Padova. Per questo, la consulta di quartiere Centro, riunitasi in settimana, ha stanziato novemila euro da investire nell’assunzione di un guardiano.
Al momento, il parco è accessibile solo per poche ore durante la giornata: dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18 – nei mesi invernali la chiusura è prevista alle ore 16. Si tratta di uno dei giardini più belli della città, che rimane poco conosciuto e chiuso ai cittadini durante la pausa pranzo. Dunque, il prolungamento dell’orario di apertura permetterà a molti, anche a medici e infermieri del vicino ospedale, di trascorrere la pausa immersi nel verde.
Parco Treves nella storia
Il Parco Treves si estende in lunghezza e costeggia il sistema di mura cinquecentesche della città. Fu commissionato dai baroni Treves de’ Bonfili nei primi dell’ottocento e realizzato in stile giardino all’inglese. Il parco è frutto del progettista Giuseppe Jappelli, lo stesso che realizzò il Caffè Pedrocchi e l’annesso Pedrocchino.
Parco Treves subì danni tangibili durante la seconda guerra mondiale, quando fu distrutta la pagoda cinese. Nel recente passato, venne sfruttata perfino come discarica dall’adiacente ospedale, quantomeno fino al 1958, anno in cui il Comune acquistò il parco. Questo era collegato a Palazzo Treves, un edificio nobiliare affrescato che fu demolito per ampliare le strutture ospedaliere.
I lavori di restauro lo riportarono il parco alle condizioni originarie, mirando a individuare gli antichi percorsi, i manufatti e i reperti, oltre a ripristinare l’originario assetto botanico.
Peculiarità del parco
Oggi, Parco Treves presenta costruzioni neoclassiche accostate a ruderi medievali, pagode cinesi in linea con il gusto eclettico tipico dell’epoca in cui fu progettato. I viali e i sentieri si susseguono in un intreccio studiato nel dettaglio, come ci fosse un ritmo preciso nel percorrere le salite e le discese che conducono a vedute inaspettate.
L’ingresso è situato nei pressi di Porta Pontecorvo: varcata la soglia, il percorso inizia con una ricostruzione delle rovine di Palazzo Treves, di cui è stata riedificata la facciata in seguito alle rimostranze dei padovani.
Parco Treves: punto di riferimento
La consulta di quartiere ha stanziato parte dei fondi destinati dall’amministrazione per ogni rione della città, con lo scopo di rendere il parco un punto di ritrovo e un luogo da scoprire per molti cittadini.
Gli artefici della proposta, il vicepresidente della consulta Massimiliano Zaniolo e l’ex-presidente Andrea Busato, sono convinti che i cittadini meritino di sfruttare le aree verdi della propria città. Inoltre, sono stati proposti diversi eventi per coinvolgere i padovani: con gli stessi fondi – coronavirus permettendo – verrà organizzato un concerto di clarinetti, un corso di attività sportiva per i mesi estivi e un percorso in bici alla scoperta delle opere del Jappelli.
L’amministrazione dovrebbe dare il consenso definitivo nel giro di qualche settimana. Parco Treves rappresenta un luogo storico per la città; pertanto, non merita di essere ignorato e trascurato come accaduto in passato.