Studio e ricerca scientifica tra le attività del Consorzio di bonifica LEB. IL CDA nomina Michele Negretto rappresentante del progetto
LEGGI ANCHE: Consorzio L.E.B., eletto il nuovo vicepresidente: sarà Silvano Bugno
Il 2022 sarà per il Consorzio di Bonifica LEB l’anno della ricerca e sperimentazione. Al via con l’anno nuovo l’importante progetto con le Università di Padova e Verona per individuare tecnologie avanzate di monitoraggio e studio del territorio e del suolo, di pratiche agricole innovative e di sistemi efficienti di irrigazione volti a salvaguardare la risorsa dell’acqua.
Il Consiglio di Amministrazione del Consorzio di Bonifica LEB, per tale importante attività, ha nominato all’unanimità quale proprio rappresentante il consigliere Michele Negretto, che avrà in particolare il compito di curare le relazioni con le Istituzioni e gli operatori del territorio.
“Andiamo incontro ad attività importanti e complesse nei prossimi anni – precisa Moreno Cavazza, presidente del Consorzio LEB – tra i lavori di rifacimento del canale e il progetto di ricerca scientifico che sarà presentato pubblicamente all’inizio del nuovo anno. Per tutta una serie di azioni in programma il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto opportuno individuare un proprio referente con adeguate esperienze in materia. Ringraziamo il consigliere che ha accettato l’incarico mettendosi al servizio del territorio”.
Michele Negretto, 64 anni, è dal 2019 consigliere del Consorzio Adige Euganeo e dal 2020 consigliere del Consorzio LEB. È un imprenditore agricolo di Albettone, in provincia di Vicenza, ed è stato presidente di Confagricoltura Vicenza per due mandati oltre che vice presidente regionale dell’Organizzazione agricola fino al 2020.
“Credo fortemente nella sperimentazione e nell’innovazione in agricoltura. – commenta Michele Negretto – Anche nella mia azienda agricola, che si estende in 80 ettari per la coltivazione di mais e frumento da seme oltre che di patate e barbabietole da zucchero, con mio figlio adottiamo tecniche moderne di agricoltura. È fondamentale studiare e applicare una corretta e sostenibile gestione delle risorse soprattutto di quella idrica”.