Martedi 27 febbraio, presso la Sala Civica Di Roverchiara, si è tenuta una lezione UTLEP dedicata alla figura di Dino Coltro, poeta e cantore della civiltà contadina
Di: Liliana Ghellere
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Martedi 27 febbraio, presso la Sala Civica Di Roverchiara, si è tenuta una lezione UTLEP
dedicata alla figura di Dino Coltro, poeta e cantore della civiltà contadina. Relatori: Il
Presidente Esu Verona Claudio Valente e l’attore Giovanni Vit, fondatore della Compagnia
Teatrale “La Graticcia” di Verona.
Due gli interventi in questa coinvolgente lezione ricca di contenuti, di pubblico e di
applausi. Il primo contributo è stato quello di Claudio Valente, che dagli anni ‘70 ha avuto
un forte legame con Dino Coltro nato a Strà di Coriano ma cresciuto a “Corte Granda” a
Pilastro di Bonavigo, accompagnandolo spesso in giro per la Bassa Veronese per
fotografare attrezzi agricoli d’altri tempi e luoghi della civiltà contadina.
In questo incontro ha voluto ricordare quanto è stata importante la figura di Dino Coltro
per il nostro territorio, dal punto di vista biografico della sua vita, dei rapporti con il
Comune di Roverchiara e con le realtà limitrofe, rivalutando tramite l’intervento dell’attore
e regista Giovanni Vit anche la parte teatrale che rappresenta molto nell’opera di Dino
Coltro, auspicando che questa iniziativa, unitamente a tante altre, possa dare un ulteriore
spinta alla rivalutazione di una persona e di un autore che per la nostra Bassa Veronese è
molto importante ma non abbastanza valutato.
Il secondo contributo è stato quello di Giovanni Vit, che si è soffermato sull’aspetto
teatrale, raccontando due fole,“Il gatto del prete” e “La butina pitoca” tratte da: <Paese
perduto>. Due storie brevi ma particolari perché la prima mostra come anche nei racconti
più elementari ci possa essere un contenuto importante di satira, mentre la seconda
mostra come, nonostante siano passati anni e ci sia in mezzo l’Oceano, il modo di
emozionarci sia uguale a Roverchiara come per Walt Disney in America.
Questo tratto è molto interessante, perché Dino Coltro ha fatto un immenso lavoro di
ricerca e raccolta del patrimonio della tradizione orale veneta, riuscendo a scoprire storie
simili in giro per tutta Europa.
Giovanni Vit ha raccontato inoltre, della grandissima attività teatrale di Dino Coltro, legata
al teatro veronese, non solo con Il Piccolo Teatro di Oppeano ma anche con la Compagnia
Teatrale “La Barcaccia” essendo stato uno dei primissimi autori di alcuni dei successi della
Barcaccia, con la regia di Giorgio Totola: “Verona 1901” e “Con un bel fucil contro il
nemico vil” che oltre ad aver scritto una pagina importante della storia veronese del
mondo contadino, ha scritto una pagina fondamentale nella storia del teatro veronese.
Lezione con relatori competenti e preparati accolta con molto interesse dal numeroso
pubblico presente in sala, ricca di ricordi e aneddoti caratterizzata da numerosi applausi
spontanei. Emozionante il Finale a sorpresa di Giovanni Vit: per ricordare Dino, tutto il
nostro territorio e anche Roberto Puliero, grande amico di Dino – che tante volte hanno
diviso lo schermo delle televisioni locali facendo l’imitazione di Dino Coltro vero e Dino
Coltro Puliero – ha proposto “L’Adese” di Tolo Da Re, che è un po’ un inno al nostro
territorio e alla nostra veronesità.