All’insegna di un titolo esaustivo, l’ultimo lavoro di Lucia Beltrame Menini risulta finalista della XI Edizione del concorso “Salva la tua lingua locale“
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All’insegna di un titolo esaustivo, ecco l’ultimo lavoro letterario della veronese LUCIA
BELTRAME MENINI, che conferma l’abilità intuitiva nel fare tesoro di contributi, scritti nel
corso degli ultimi cinque anni e pubblicati sul mensile in dialetto di cultura e tradizioni venete
Quatro Ciàcoe.
L’opera è risultata finalista della XI Edizione del concorso nazionale “Salva la tua lingua locale”,
la cui premiazione si terrà a Roma, nella sala protomoteca del Campidoglio, il prossimo 7 dicembre.
Idea non nuova questa di realizzare periodicamente la pubblicazione di storie, ricordi,
esperienze, conoscenze e incontri; ricordiamo il suo libro La me tera, la me gente che nel 2005 ha
messo insieme una serie di articoli del periodo 1996-2005, e l’altro del 2017 Quando el sole va in
catinora… con gli articoli pubblicati dal 2006 al 2017.
Ora, nel nuovo libro ha raccolto una nutrita serie di ritratti di 47 donne del capoluogo, San
Pietro di Morubio, e della frazione di Bonavicina, le cui storie, semplici e straordinarie al
tempo stesso, hanno ordito il tessuto umano e storico del secolo passato, con alcuni sconfinamenti
in quello attuale.
Ne risulta una galleria di storie, avvolte in quell’atmosfera che profuma di pulito, di antico e di
umano. Dalle interviste alle “centenarie” di San Pietro, svolte nel dialetto tipico della Bassa
Veronese, tornano in vita ricordi, tradizioni e usanze di un tempo neppure troppo lontano, eppure
mutato così in fretta, sotto la sferza di una modernità che non guarda in faccia nessuno e che
pianifica tutto e tutti.
L’opera, che gode anche delle note di presentazione di: Comune, Pro Loco, Consorzio Pro Loco
Basso Veronese e di Mario Sileno Klein, direttore di Quatro Ciàcoe, è impreziosita da 202
immagini, da 25 pagine di un glossario che attribuisce al lavoro valenza scientifica, utile per chi
vede nel dialetto una grande miniera di espressività.