Continua la mostra evento multimediale “Il mio inferno. Dante poeta di speranza”. Sarà possibile approfittarne fino al termine del mese

Di: Giada Prearo

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Resta ancora poco tempo per approfittare dell’evento unico ospitato dal Bastione delle Maddalene di Verona. Si tratta di un viaggio multisensoriale attraverso i gironi danteschi. Immagini, suoni e video trasportano i visitatori lungo l’Inferno, la prima cantica dell’opera più famosa del poeta fiorentino: la Divina Commedia. L’evento prevede ben due mesi di multimedialità. Il debutto è avvenuto il 29 marzo, mentre la sua conclusione si terrà il 29 maggio.

Il mio Inferno. Dante profeta di speranza” è un evento veronese organizzato dall’associazione Rivela, in collaborazione con la casa editrice Cento Canti, la diocesi e il comune di Verona. Esso è curato da Franco Nembrini, saggista e pedagogista, con l’aiuto di Gabriele Dell’Otto, fumettista ed illustratore per il volume di Nembrini che verte proprio sull’Inferno. La mostra nasce con l’obiettivo di avvicinare e appassionare le nuove generazioni alla produzione letteraria di Dante. Avviarli, o accompagnarli, nella lettura di una delle opere capitali della letteratura italiana, è la prerogativa.

Il percorso di Dante

Il percorso si staglia lungo 500 metri quadrati di esposizione, diramandosi tra i tunnel e cunicoli del suggestivo Bastione delle Maddalene. Il viaggio multisensoriale è composto da 35 tappe alla scoperta del mondo dantesco. Ciò che appare evidente è il legame tra il Sommo Poeta e la città scaligera, dimora che lo ha accolto durante l’esilio (dapprima dal 1303 al 1304 e successivamente dal 1313 al 1318).

La mostra è articolata in due prospettive fondamentali. Intraprendendo il percorso, emerge la metafora della vita come “selva oscura“. Animata da sentimenti come paura, insoddisfazione e solitudine, viene sottolineato il fatto che l’uomo non è in grado di dare un senso alla sua esistenza autonomamente. Proprio per questo motivo, nella seconda parte del percorso è chiaro come Dio non lo abbandoni. Nel momento del bisogno, infatti, appare una guida: Virgilio. Il viaggio si sofferma su alcuni degli incontri più significativi del poeta fiorentino. Dante, infatti, incontra molti peccatori tra cui Paolo e Francesca, Farinata degli Uberti, il mostro di guardia all’ingresso dell’inferno Cerbero, per terminare con il male assoluto: Lucifero.

Le guide tra i gironi danteschi

Grazie all’attività dei PCTO (percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento), le guide della mostra sono studenti del triennio delle superiori. Affiancati da tutor adulti dell’associazione Rivela, essi sono preparati sulla mostra e possono illustrarne gli elementi a visitatori e coetanei. Il percorso, inoltre, si avvale di una guida d’eccezione: NAO, un robot umanoide. Dotato di articolazioni degne di un essere umano e sensori appositi, riesce a restituire feedback emotivi e spiegazioni riguardanti l’esposizione.