Partnership fra Festival Tócatì, Verona, e Fiera del Riso, Isola della Scala. Le cucine del Festival 2021 saranno curate da esperti risottàri isolani

Di: Pierantonio Braggio

LEGGI ANCHE: ATV per la scuola: pronto il piano trasporti

Antico o moderno che sia l’intrattenimento, chi gioca ha bisogno anche di ‘nutrirsi’ e alla realizzazione di tale importante verbo contribuirà, da quest’anno, l’organizzazione della nota ed internazionale Fiera del Riso, Isola della Scala, Verona. Questo, perché la Fiera del Riso, in collaborazione con Tócatì del prossimo settembre, curerà le cucine del Festival. Tócatì, infatti, propone ai partecipanti, da Italia e dall’estero, anche la scoperta dei sapori tipici del territorio, aggiungendo alla voce ’giocare’, i verbi assaporare e condividere. Ne deriva che, da giovedì 16 settembre, a sabato 18, il pubblico, potrà godere della presenza di stands gastronomici, a Porta San Giorgio, dove esperti maestri risottàri proporranno ‘Risotto all’Isolana’, preparato, secondo la tradizione, nonché altri piatti, mentre nella torretta, sul Lungadige San Giorgio, sarà possibile degustare un aperitivo, rallegrato dalle musiche dei ‘Suoni lungo l’Adige’. Il tutto, dovuto, appunto, per la prima volta, come cennato, alla nuova collaborazione, fra due realtà veronesi consolidate, la Fiera del Riso, Isola della Scala, e l’Associazione Giochi Antichi, Verona, accomunate da valori condivisi, quali il legame con il territorio e il concetto di sostenibilità. Non a caso, quest’ann, Tócatì è dedicato al tema “Acqua”, con un complesso di attività ludiche tradizionali, marittime, fluviali e lacustri, tipiche delle comunità di Gioco e Sport, che prendono parte all’iniziativa. Questo, per sottolineare la caratteristica del territorio di Isola della Scala e di altri Comuni, ad essa legati, nei quali l’acqua è fattore fondamentale per la coltivazione del riso “Vialone nano”, che, in forma di risotto, si potrà degustare, durante il Festival. Quanto sopra – informa il Comunicato ad hoc del Comune di Verona – è stato annunciato dal sindaco, Federico Sboarina, dal presidente dell’Associazione Giochi Antichi Verona, Paolo Avigo, dal sindaco di Isola della Scala, Stefano Canazza, e dall’amministratore unico dell’Ente Fiera, Isola della Scala, Michele Filippi, e dagli assessori al Patrimonio, Andrea Bassi, e ai Rapporti Unesco e Turismo, Francesca Toffali. “Due tradizioni che si uniscono, per la prima volta e fanno squadra – ha detto Sboarina -, valorizzando al meglio il nostro territorio. Da un lato, i giochi antichi con il Tocatì, appuntamento ormai imprescindibile del mese di settembre, atteso da migliaia di persone e famiglie, che ogni anno arrivano a Verona, per stare insieme e giocare. Dall’altro, la tradizione culinaria del riso. Due elementi del Dna scaligero, della veronesità, che si incontreranno in riva all’Adige. La bellezza di questo Festival sta, non solo nella sua internazionalità, ma anche nella capacità di presentare il nostro territorio a 360 gradi, mettendone in luce tipicità ed eccellenze. Grazie all’edizione dell’anno scorso, che è stata, forse, la più importante e difficile, e che ha permesso di tenere in piedi il Tocatì, oggi, siamo qui a presentare il Festival numero 19, che avrà, come filo conduttore, l’acqua. Elemento che è vita, fondamentale, per la storia della nostra città, così come per la coltivazione del riso. Sono certo che questa sinergia sarà un importante valore aggiunto, da portare avanti negli anni”. “E’ il nostro patrimonio, storico e culturale, per quanto riguarda i giochi antichi, culinario e gastronomico per il riso di Isola – ha aggiunto l’assessore Bassi -. Ringrazio l’Aga per il lavoro fatto e per aver voluto questa sinergia. Istituzioni, associazioni e realtà del territorio stanno collaborando su più fronti, ragionando da territorio. Verona è un tutt’uno e l’unione fa la forza. Quest’anno le cucine del Festival saranno, in uno dei luoghi più suggestivi del centro storico”. «Nostro malgrado, siamo costretti a rinunciare, guidati dal senso di profonda responsabilità, che sempre ho posto come primario, ad una manifestazione che è diventata fondamentale per la nostra comunità e la nostra economia – ha spiegato il sindaco di Isola della Scala, Stefano Canazza -. Spero che sia l’ultima volta, perché i mancati introiti, da parte delle associazioni locali, l’incidenza negativa sulle attività dei ristoratori, la mancata vetrina per il commercio e le imprese locali, l’impossibilità di dare occupazione ai nostri concittadini, per un mese, sono fatti tangibili che influenzano l’economia dell’intero paese». “Al di là dei tre giorni di gioco, il Tocatì prosegue tutto l’anno, grazie all’instancabile lavoro di Aga per valorizzare le nostre tradizioni ludiche, che sono ad un passo dall’essere riconosciute Patrimonio immateriale dell’Umanità – ha sottolineato Toffali -. Il gioco mette in relazione le persone e i territori. L’abbiamo visto in passato con i numerosi ospiti stranieri, da quest’anno anche con un’eccellenza tutta scaligera che sbarca in riva all’Adige. E che, dopo due lunghi anni, ci riporta finalmente a tavola il riso di Isola, mancato dalle sagre, che il Covid ha annullato”. L’amministratore di Ente Fiera, Isola della Scala, Michele Filippi:”Il Festival è un’ importante vetrina internazionale e, per noi, è un orgoglio, poter fare conoscere i nostri prodotti, in un contesto culturale. dal respiro europeo. La volontà è di pubblicizzare la nostra principale manifestazione, la “Fiera del Riso”, in un anno particolare, in cui, per il secondo anno consecutivo, non è possibile realizzare la consueta kermesse. Vi aspettiamo, quindi, in lungadige San Giorgio, da giovedì 16, a domenica 19 settembre, con gastronomia e musica. Seguiteci, sui nostri canali social, per scoprire, tutte le novità”.