Divulgazione on air: Breaking Lab, il programma di approfondimento scientifico ospitato da Radio Statale, la web radio degli studenti dell’Università di Milano

Di: Chiara Tomasella

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Il progetto di Radio Statale nasce nel 2013, con un palinsesto che dal 2015 prevede il format di Breaking Lab, in onda ogni giovedì alle 19.00: dalla quarta stagione, le puntate vengono inoltre ricaricate su YouTube, canale di diffusione in cui sono attualmente presenti 190 video.

I principali speakers della trasmissione sono Gabriele Bindellini, paleontologo; Andrea Vitaloni, studente di fisica; Stefano Migliorati, studente magistrale di fisica e, in aggiunta, musicista; Lorenzo Caccianiga, dottore di ricerca in fisica e cantautore; Giulio Abramo, che completa il trio dei fisici; Ilaria Ferretta, infermiera; Giulia Tincani, biotecnologa e infine Daniele Invernizzi, geologo.

Per conoscerli un po’ meglio, ecco un duplice excursus attraverso le passate edizioni del programma.

S4 – IL PRIMO FILMATO DI UN’ECLISSI SOLARE

John Nevil Maskelyne è ricordato per essere stato un mago, un inventore e un investigatore dell’occulto, interessato a sfatare le credenze popolari sul paranormale. La sua carriera di illusionista decollò proprio in seguito alla spiegazione razionale di un trucco messo in scena dai fratelli Ira e William Davenport: chiusi in una sorta di armadio insieme ad alcuni strumenti musicali, i due, legati ai capi opposti dell’angusto spazio, fingevano di invocare alcuni spiriti che (una volta chiuse le ante dell’armadio, oppure: in un teatro a luci spente) si manifestavano suonando gli strumenti abbandonati al centro dello stanzino. Il “fenomeno sovrannaturale”, nella realtà dei fatti, poteva essere facilmente replicato da un abile prestigiatore che sapesse liberare le mani dai nodi.

Curiosamente omonimo rispetto all’astronomo reale inglese vissuto tra 1732 e 1811, Maskelyne viene qui menzionato per un’altra impresa: egli, infatti, fu anche l’autore del più antico video di un’eclissi solare tutt’ora visualizzabile. La ripresa fu tentata una prima volta nel 1898, quando l’uomo prestò il suo cinematografo a due persone, incaricate di immortalare l’evento in India: durante il viaggio di ritorno, tuttavia, la pellicola venne rubata e i due tornarono a mani vuote. Il 28 maggio del 1900, allora, in occasione di un’eclissi totale visibile dal North Dakota, Maskelyne stesso riprese le fasi di quel “trucco celeste”, lasciandole per oltre cent’anni negli archivi della Royal Astronomical Society e conservandole così per il presente: oggi, a seguito di un attento restauro, le immagini sono gratuitamente disponibili online.

S5 – CHI PUÒ DORMIRE QUATTRO ORE A NOTTE?

La capacità di dormire tanto efficacemente da svegliarsi freschi e riposati dopo sole quattro ore di sonno sembra essere regolata geneticamente: i ricercatori Ying-Hui Fu e Louis Ptáček, in particolare, hanno studiato le mutazioni presenti nel gene ADRB1 all’interno di un gruppo di famiglie in cui fosse osservata quest’abitudine al sonno breve, per poi riproporre le rare mutazioni favorevoli all’interno di un gruppo di topolini.

Questa caratteristica ci sembra, ad oggi, incredibilmente vantaggiosa e favorevole al nostro stile di vita: tuttavia, nel corso dell’evoluzione la capacità di vegliare più a lungo non è mai stata soggetta ad una pressione selettiva… Fino all’avvento dell’elettricità. Gli esseri umani, infatti, non sono per natura una specie notturna: hanno “conquistato” con la tecnologia le ore buie del giorno, altrimenti naturalmente dedicate al riposo.


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