Di che cosa si occupa il Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze?

Di: Chiara Tomasella

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Abbiamo già parlato del CICAP raccontando il canale YouTube del suo segretario, Massimo Polidoro. L’attività di quest’organizzazione educativa senza scopo di lucro, tuttavia, merita senz’altro un articolo a sé: fondata nel 1989, opera anche attraverso YouTube a partire dall’ottobre del 2007, gestendo lo spazio della piattaforma come un archivio online.

I primi video disponibili sono frammenti di trasmissioni televisive in cui si dà un saggio dell’attività portata avanti dal Comitato e dai suoi membri, di cui fa parte, ad esempio, Marco Morocutti, progettista elettronico che ha avuto modo di svolgere alcuni interventi sulla psicofonia (il fenomeno per cui alcune persone immaginano, all’interno di determinate tracce audio, la presenza di voci di provenienza ultraterrena) o sugli orbs (globi luminescenti che appaiono in fotografia, interpretati in maniera sovrannaturale pur essendo semplicemente spiegabili come fenomeni ottici).

IL PROSIEGUO

Più avanti nella storia del canale, i contenuti si fanno più lunghi e strutturati, riportando le conferenze degli ospiti invitati ai convegni nazionali del CICAP. Tra queste conferenze, ve n’è una che spiega quanto difficile sia, a volte, difendere la corretta informazione: si tratta dell’intervento tenuto dalla giornalista Silvia Bencivelli a Cesena il 25 settembre del 2015.

In questo incontro, la divulgatrice ligure racconta di essere stata autrice di un articolo dedicato alla vera storia del fenomeno delle “scie chimiche”, evidenziando l’ostilità e gli insulti reiterati di cui è stata vittima in seguito alla pubblicazione. Provare a far ragionare i lettori sul fantomatico pericolo che rappresenterebbero le tracce di condensazione che segnalano il percorso degli aerei attraverso l’atmosfera pare dunque essere un’impresa ardua non solo dal punto di vista del debunking, ma anche da quello umano.

Radio Cicap

Del fenomeno delle scie chimiche parla anche Simone Angioni, PhD all’Università di Pavia in chimica organica e scienze dei materiali: all’interno di un episodio del programma radiofonico del Cicap, Simone spiega l’origine della diffusione della teoria del complotto, riportandola ad un talk show statunitense dalla fama non proprio brillante, Coast to Coast AM.

I punti da tener presenti, nel guardare a questa teoria, sono per certi versi comuni a tutte le teorie del complotto; ad esempio, la scarsa coerenza fra le diverse tesi sostenute, le divergenze nell’identificare le cause dietro al fenomeno, gli enti o gli individui promotori dello stesso, gli obiettivi che avrebbe.
In poche parole, ogni sostenitore della teoria le dà forma a modo proprio, scegliendo un composto chimico o un agente virale diverso da additare come “sostanza aggiunta” ai gas di scarico di un aereo che volerebbe ad una quota anch’essa variabile, per causare una malattia, un’alterazione atmosferica o un disastro naturale di volta in volta diverso, con finalità che mutano all’interno di un’ampia gamma di proposte.

Per quanto riguarda le argomentazioni specifiche del caso, è utile il semplice senso comune: dall’altezza di crociera di un aereo di linea, qualsiasi soluto si disperderebbe in maniera così rarefatta da avere un effetto nullo a livello del terreno o della salute umana. Ciò rimane per altro valido anche considerando altitudini di volo più moderate.

Questo simpaticissimo video di poco più di cinque minuti riepiloga in maniera impeccabile le diverse tipologie di tracce che gli aerei possono lasciare nei nostri cieli

Ciò di cui sarebbe realmente utile preoccuparsi, invece, è l’efficientamento del traffico aereo e il controllo dell’impatto ecologico che ha l’uso dei carburanti avio, che costituiscono pur sempre una tipologia di energia non rinnovabile e inquinante. Uno spoiler? È esattamente ciò su cui si sta già lavorando.

CONSIGLI:

Dal 2017, il periodico appuntamento tra i membri dell’associazione e il pubblico interessato alla sua attività ha un nuovo nome: CICAP Fest, un festival che si terrà anche quest’anno, dal 2 al 5 settembre, con una rosa di appuntamenti che è già possibile consultare online. Il mio primo consiglio, perciò, è sicuramente quello di parteciparvi, approfittando dell’occasione per visitare la città di Padova, dov’è ospitato l’evento.

Per quanto riguarda l’usuale playlist, invece:

  • Paranormale, come fare i controlli – Bruno Bozzetto e Piero Angela: l’animazione al servizio della scienza.
  • L’astrologia di Reagan – Una conferenza di Paolo Attivissimo a proposito del pericolo derivato dal connubio fra politica e adesione alle pseudoscienze;
  • Un video conclusivo, a cura della sezione emiliana del CICAP: