Dopo tanta attesa del vaccino, scopriamo che non è voluto allo stesso modo da tutti. Tra rifiuto e prudenza, i punti di vista sono diversi
Di: Giovanni Pasquali
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Il vaccino è ormai alle porte. Non è una novità che nei suoi confronti, però, coesistano atteggiamenti contrastanti. Da una parte, chi è contrario a sottoporsi a un “esperimento”, vestendo i panni di una “cavia”; dall’altra, chi vuole liberarsi di uno spauracchio che tormenta da più di un anno (molti articoli fanno risalire la circolazione del virus SARS-CoV-2 alla seconda metà di ottobre del 2019).
“E’ una sperimentazione in corso d’opera”.
“Lo volete capire sì o no che vogliono darcelo senza prove di laboratorio che siamo cavie umane”.
“Non fare il vaccino è come avere davanti la risoluzione a tutti i problemi e non volerli risolvere”.
– I commenti di alcuni utenti de “Il Basso Adige” sotto al post Facebook “Approvazione condizionata dei vaccini SARS-CoV-2: cosa significa?”
L’importanza di decidere
Ma siamo certi che risulti semplice scegliere cosa sia più sicuro? A detta di molti, non è così. Quando la nostra salute, e quella dei nostri cari, è a rischio, la cautela e la meticolosità nell’informarsi aumentano. Ora, discussioni e polemiche ruotano attorno alla pratica della vaccinazione.
Evitare il trattamento è una scelta che presenta motivazioni ben differenti: chi soffre di asma o allergie preferisce evitare ulteriori effetti collaterali; i restanti sono contrari alla pratica, indipendentemente dalla natura del vaccino (così chiamati “no vax”), oppure temono le conseguenze che possono sorgere al seguito della somministrazione di Biontech-Pfizer.
Cosa dice lo Stato?
Lo Stato ha sempre sottolineato che sottoporsi al vaccino è facoltativo; non è escluso, però, che l’incolumità delle persone sia importante. Il premier Conte, durante l’ultima Conferenza stampa, ha comunicato:
“Lo offriamo facoltativamente, ma abbiamo già iniziato a promuovere una campagna di informazione che spieghi il processo di verifica che vi è dietro alla sua validazione […]. Sarà offerto a tutti e speriamo che tutti si predispongano a sottoporsi a questo trattamento”.
– Giuseppe Conte in risposta ad un giornalista. Conferenza stampa, 18 dicembre 2020
Parole spese anche dal presidente del Consiglio superiore di Sanità, Franco Locatelli:
“Tutti i vaccini hanno requisiti di sicurezza ed efficacia: quelli di Pfizer e Moderna sono elevati. […] Dati promettenti per sicurezza e risposta immunologica, senza differenza tra anziani e giovani”.
– Franco Locatelli a Rai 3. Fonte: Televideo Rai
Aria di cambiamento?
Malgrado le raccomandazioni, qualcuno preferisce ancora astenersi. Sul Web, intanto, si inaspriscono le discussioni in cui intransigenti e no vax sono attivissimi. Non si comprende da dove nasca tanta aggressività. Tuttavia, chi riesce a esprimere un giudizio o una considerazione personali in maniera chiara ed educata c’è e si fa sentire.
Non possiamo spezzare il rapporto che ci lega, in quanto concittadini. Giacomo Leopardi lo ha definito “social catena“. Il suo invito è a mantenere il rapporto solidale, per far fronte agli ostacoli ed eliminare l’individualismo. Il poeta faceva riferimento alla “vita maligna”, ma ora a metterci alla prova è il Covid. Dobbiamo superare questa situazione restando uniti.