Dopo cinque anni di silenzio, la band The Shape si prepara al lancio del nuovo album “Morning, Paradiso”, in uscita a gennaio
Di: Arianna Mantoan
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We can’t have it all: è questo il nome del primo singolo tratto dal nuovo album della band The Shape. Quintetto di veronesi doc, sfuggono le classiche tipologie musicali per coniarne una tutta personale, che possa rappresentarne appieno lo stile stile. Nasce così la loro autodefinizione di gruppo psycho alternative blues.
Arrivati in finale nel 2012 al concorso “Suoni universitari” per band emergenti, tenutosi a Trento, si sono aggiudicati una sessione di prove con l’ex chitarrista dei CCCP e produttore Giorgio Canali. Lo stesso anno è uscito il loro primo EP omonimo, co-prodotto dallo stesso Canali, e tre anni più tardi il primo LP, Lonely crowd, sotto la produzione di Matteo Franzan.
Nel 2018, dopo essersi persi di vista per anni, i The Shape sono tornati a lavorare su un nuovo album, ciascuno col proprio bagaglio di viaggi ed esperienze. Se i primi due sono un concentrato di sonorità oscure e nostalgiche, Morning Paradiso sembra essere improntato su tutt’altro sound. Le melodie si distendono e si ammorbidiscono, permeandosi di tranquillità e arrendevolezza di fronte alla malinconia, background costante fin dal primo EP del 2012.
Il singolo We can’t have it all è la riprova di questo mutamento palpabile. L’ascoltatore trova un approccio più chill alla composizione del brano, una melodia sognante e una linea vocale trasognata che non manca tuttavia di intenzione né di forza espressiva. L’album intero si muoverà tra basi rock e un sound dolce, accompagnato da una chiara sensibilità retrò: per accertarcene, non possiamo che attendere la sua pubblicazione.