GIORNALmente, la pillola giornaliera che nutre la mente: il 23 novembre
Di: Annalaura Casciano
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Alle 19.34 del 23 novembre 1980, l’Irpinia venne scossa da un terribile e catastrofico terremoto. L’epicentro fu tra i paesi di Teora, Conza della Campania e Castelnuovo di Conza. La scossa durò all’incirca 90 secondi.
Gli effetti di questo terremoto si estesero anche ad altre zone, come Napoli e la provincia di Potenza, e si stimò che le vittime furono 2.914.
Non si capì subito la gravità della situazione e quanti fossero i danni, anche a causa dell’impossibilità di comunicare l’accaduto per via dell’interruzione delle vie di comunicazione.
I giornali di allora titolavano: FATE PRESTO!, invitando alla solidarietà per salvare chi ancora poteva essere salvato.
I soccorsi non arrivarono subito: vi erano problemi di accesso alle zone colpite, le quali rimasero completamente isolate.
L’allora presidente della Repubblica Sandro Pertini si recò in quei luoghi il 25 novembre e al suo ritorno dall’Irpinia tenne un discorso che diede una spinta a moltissimi volontari. Arrivarono anche aiuti dall’estero.
Oggi, a distanza di quarant’anni dal sisma, l’Irpinia ricorda ogni momento vissuto: eventi, mostre, presentazioni per tenere vivo il ricordo di una catastrofe che ha cambiato radicalmente le sorti di una terra.