Da domani, fino al 15 marzo, scuole e Atenei resteranno chiusi: è questa la decisione (difficile, ma necessaria) del Governo. Al vaglio provvedimenti per contrastare le difficoltà famigliari

Di: Simone Massenz

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Seppur non semplice, quella del Governo si è rivelata una decisione necessaria: da domani, fino al 15 marzo, le scuole e gli Atenei resteranno chiusi. L’imprevidenza della notizia, spiega il Premier Conte, si deve all’ulteriore approfondimento richiesto questa mattina al comitato tecnico-scientifico.

“In questo momento – dice Conte – siamo concentrati sull’adottare tutte le misure di contenimento diretto del virus o di ritardo della sua diffusione“. Il sistema sanitario, per quanto efficiente, rischia infatti il sovraccarico, in particolar modo per quanto concerne “la terapia intensiva e sub-intensiva”.

Nondimeno, con la proroga della chiusura scolastica e accademica sono molteplici i problemi che sorgono all’orizzonte. Il viceministro all’Economia Laura Castelli ha sottolineato l’intenzione da parte del Governo di muoversi con la massima determinazione a tutela dei lavoratori, siano essi pubblici o privati. “È in fase di definizione una norma che prevede la possibilità per uno dei genitori […] di assentarsi dal lavoro per accudire i figli” ha affermato.

Alle rassicurazioni di Castelli si sono aggiunte quelle del ministro della Famiglia Elena Bonetti, inerenti alle difficoltà, in caso di chiusura delle scuole, di riorganizzazione la vita familiare. “Ho già proposto misure di sostegno e aiuto alle famiglie. – ha dichiarato – Sostegno economico per le spese di babysitting ed estensione dei congedi parentali per lavoratrici e lavoratori. […] Sono certa che sapremo mettere in campo rigore e serietà”.

Il testo del decreto, arrivato il via libera definitivo dall’Aula del Senato, è stato approvato a Palazzo Madama con 234 voti a favore, 5 astenuti e nessun contrario.

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