di Mariapia De Carli
Ha cambiato le nostre vite in modo irreversibile e ormai non potremmo vivere senza. Proprio così: lo smartphone, letteralmente telefono intelligente, ultima evoluzione del vecchio cellulare, è in grado di aiutarci a fare tutto. Può trovare qualsiasi informazione in Rete, gestire l’agenda delle nostre attività, scattare foto e riprodurre video, ascoltare musica e, anche, telefonare!
Un compagno inseparabile, soprattutto per noi italiani: otto su dieci, secondo una ricerca recente, ne possiedono uno con il quale stabiliscono un rapporto compulsivo, a cominciare da professionisti e soggetti in carriera che nell’80 per cento dei casi dicono di addormentarsi praticamente con il cellulare in mano, di rispondere a notte fonda alle mail personali (64 per cento) e quelle di lavoro (83).
Spetta all’Italia il primato europeo di “gossip da smartphone”: due su dieci usano lo smartphone per seguire le vicissitudini dei vip. Al Belpaese va poi un altro negativo avamposto: quello di nazione in cui si litiga più spesso per il cellulare rispetto al resto d’Europa. Per la precisione, un italiano su tre si scontra con la moglie, il marito, la fidanzata e perfino i figli per via del telefonino.
E allora dobbiamo rassegnarci a un mondo sempre più digitale e sempre meno umano? Oppure esiste un modo per migliorare l’utilizzo dei cellulari, tablet e pc ritrovando una dimensione autentica delle relazioni? Potremmo utilizzare la “mindfulness” (consapevolezza digitale) una disciplina che è la trasposizione occidentale della psicologia di origine buddista. Una pratica fondamentale per capire ciò che succede intorno a noi, poiché ci aiuta a distinguere ciò che ci giova da ciò che ci danneggia. Molti problemi, infatti, nascono dall’interazione ossessiva con i media digitali: la tendenza alla distrazione, per esempio, causata dalle sollecitazioni diverse e concomitanti che arrivano da social e WhatsApp e tengono impegnata la mente spesso a scapito delle attività reali. L’iperattivismo, che si origina proprio dalla possibilità di visualizzare e rispondere a numerosi stimoli online e neutralizza quella preziosa risorsa umana che è la riflessione.
Ma esiste una soluzione: la mindfulness, cioè la consapevolezza, che è la chiave di tutto. Solo recuperando la nostra dimensione di persone dotate di corpo e mente consapevoli delle proprie emozioni e pensieri saremo in grado di padroneggiare i nuovi media senza diventarne succubi. Ci aiuterà a garantirci un presente sano e un futuro sereno. Ci sono nove esercizi che possono aiutarci a raggiungere la digital mindfulness:
- Quando la mattina arrivi al lavoro scrivi su un foglio di carta le priorità della giornata e concentrati su quelle.
- Durante le riunioni tieni il telefono spento, in modalità “aereo o non disturbare”.
- Cerca di fare ogni giorno una passeggiata all’aria aperta guardandoti attorno.
- Stabilisci con il partner quali sono le zone franche nelle quali sono banditi i dispositivi digitali.
- Installa sullo smartphone un software che ogni tanto con un suono ti ricorda di fermarti un attimo, respirare e ritornare al tuo corpo.
- Sullo smartphone disattiva le notifiche che non hanno a che fare con la messaggistica diretta.
- Fermati e concentrati sul tuo corpo per la durata di tre respiri ogni volta che: accendi il computer, lanci una app, pubblichi un post.
- Regala al partner il codice di sblocco del tuo telefono e le password di email e social. Il rapporto verrà sigillato da totale fiducia.
- Quando è il compleanno di una persona amica, non farle gli auguri sui social chiamala al telefono.