Di: Elisa Pitino
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L’avvenimento della pandemia da Covid-19 ha evidenziato come l’essere umano faccia propri i cambiamenti abitudinari sia a livello mentale che fisico. La situazione in lockdown ha risaltato quanto il vero piacere umano sia quello di vivere una vita sedentaria senza il minimo sforzo.
Tutt’oggi l’Istat cita così: “Le persone che dichiarano di svolgere qualche attività fisica (come fare passeggiate, nuotare, andare in bicicletta) sono il 29,4%,i sedentari sono il 35,6%, e praticare uno sport in maniera continuativa è un’attività tipicamente giovanile: in particolare fra i maschi di 6-10 anni (61,9%). “
Cambiamenti sociali e individuali: la ripresa alle abitudini fisiche ed alimentari
Eppure c’è una fonte di benessere che spinge gran parte della popolazione a riprendere le proprie abitudini del 2019: la volontà di sentirsi a proprio agio.
Ad oggi è mentalmente importante riuscire a svolgere le stesse attività che ci sono state impedite. L’attività fisica in palestra per alcuni è anche un metodo per riprendersi a livello fisico dalla sedentarietà impostaci. Inoltre, la pigrizia è una forte causa di un consumo alimentare in maniera sregolata che provoca nei soggetti il desiderio ad una ripresa di uno stile di vita attivo e ad un consumo consueto di alimenti sani e ben equilibrati.
Il riscontro positivo dei cambiamenti
Introdurre dei cambiamenti può spaventare, ma a volte, come in questa situazione, può improntarci a svolgere delle azioni positive. L’avvicinamento ad una situazione sanitaria così delicata ha insegnato a molti la volontà di prendersi cura di se stessi.