GIORNALmente, la pillola giornaliera che nutre la mente: il 18 aprile 1955 muore a Princeton lo scienziato Albert Einstein
Di: Annalaura Casciano
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Il 18 aprile 1955 muore a Princeton lo scienziato Albert Einstein, nato a Ulm, in Germania, il 14 marzo 1879. L’anno successivo alla sua nascita, la famiglia si trasferisce a Monaco di Baviera. Lo scienziato impara a parlare molto tardi rispetto agli standard, tanto che l’iniziale esperienza scolastica risulta piuttosto difficile. Tuttavia, lo studio a casa gli riserva certamente un brillante un futuro.
Dopo numerose peripezie, Einstein riesce a iscriversi al Politecnico di Zurigo, ove studia matematica e, soprattutto, fisica. Si laurea nel 1900 e inizia a lavorare presso l’Ufficio Brevetti di Berna, avendo ricevuto la cittadinanza svizzera; intanto, continua a dedicarsi allo studio della fisica. Nel 1905 pubblica tre studi teorici: tra questi, il più importante è la prima versione del trattato sulla teoria della relatività ristretta. Questo studio gli permette, nel 1921, di essere insignito del Premio Nobel per la Fisica.
Con l’ascesa al potere di Hitler, Einstein si trasferisce negli Stati Uniti e inizia a lavorare all’Institute for Advanced Study di Princeton. Pur schierandosi contro la guerra e cercando di mantenere una posizione pacifista, scrive insieme ad altri scienziati una lettera al Presidente Roosevelt, mostrando la possibilità di costruire una bomba atomica.
Proprio a Princeton Albert Einstein muore il 18 aprile 1955. Precedentemente, aveva acconsentito alla possibilità di compiere studi sul suo corpo: per questo, mentre la salma viene cremata dopo l’autopsia e le ceneri sparse in un luogo segreto, il suo cervello viene affidato al patologo Thomas Stoltz Harvey. Trent’anni più tardi, l’organo viene suddiviso in 240 parti e donato ad altrettanti studiosi. Ad oggi, l’ospedale di Princeton ne conserva la sezione più grande.