La storia di Legnago dal Seicento all’Ottocento è raccolta e descritta da Andrea Ferrarese e Renzo Vaccari nel volume “Le Cronache della Fortezza”
Di: Pierantonio Braggio
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La storia di Legnago dal Seicento all’Ottocento è raccolta e descritta da Andrea Ferrarese e Renzo Vaccari nel volume Le Cronache della Fortezza, voluto dall’Associazione legnaghese Avvocati Forum Lemniaci e da Imprenditori della cittadina.
Una strenna natalizia tutta particolare per gli amanti della storia veronese. Le Cronache della Fortezza, edizione critica delle cronache legnaghesi, si basa su tre manoscritti inediti, trovati nella Biblioteca della città atesina. Andrea Ferrarese e Renzo Vaccari, storici e studiosi della Bassa Pianura Veronese, hanno raccolto e propongono due secoli di storia di Legnago, grazie alla lungimiranza dell’Associazione legnaghese degli Avvocati Forum Lemniaci e di un gruppo di Imprenditori della cittadina. Grande segno di volontà di conoscenza e di cultura.
Le dichiarazioni
“Il libro continua il ciclo di cronache storiche iniziato dieci anni fa. Allora pubblicammo i manoscritti disponibili dalle origini di Legnago al Cinquecento; ora, invece, abbiamo raccolto in un unico volume tutto il materiale a disposizione relativo ai secoli del Seicento, Settecento e Ottocento”, evidenzia Ferrarese, direttore della Fondazione Fioroni di Legnago per oltre 10 anni e, attualmente, direttore del Centro Studi Dino Coltro di Verona.
“Legnago è una delle poche comunità del Veneto ad aver pubblicato, grazie a questo volume, tutti i manoscritti disponibili delle proprie cronache. Le Cronache della Fortezza costituisce un fondamentale tassello per la conoscenza della nostra storia locale”, aggiungono gli avvocati Lelio Limoni e Alberto Casalini, rispettivamente presidente e segretario dell’Associazione Forum Lemniaci. “Per questo la nostra Associazione, per il suo esordio editoriale, ha scelto di contribuire alla pubblicazione di questo libro, benchè non si tratti di un testo giuridico”.
“Lo studioso e il curioso hanno a disposizione una serie di dati e d’informazioni, su due secoli di storia di Legnago”, conclude Giuseppe Riello, uno degli imprenditori che ha sostenuto l’opera di Ferrarese e Vaccari.
“Tantum scimus, quantum memoria tenemus” ci ricorda il memorialista Carlo Bianchi nel primo dei tre manoscritti. “La conoscenza delle vicende del nostro passato è il viatico per il nostro futuro; e, per la Vecchia Legnago, il futuro non potrà essere che fausto, fino che ci saranno uomini così attenti e appassionati alla sua storia, che è poi la nostra storia”.
Le Cronache della Fortezza
Il volume mira dunque a porre in luce tre cronache di tre autori sulla storia di Legnago. Il manoscritto Bianchi racconta le cronache locali fra il XVII e il XVIII secolo; il manoscritto Venturini è imperniato sul XVIII secolo; infine, il manoscritto Nalin riguarda il XIX secolo, letto attraverso la narrazione di un segretario comunale, lo stesso Nalin, appunto.
Ottima iniziativa quella sopra descritta, che sottolinea ben due volontà. In primo luogo la volontà di ricerca e di studio della propria storia. Storia di Legnago, certo, che tuttavia è anche storia di Verona. In secondo luogo, la volontà di dare sempre maggiore spazio alla cultura locale, che, molto correttamente, va curata e costantemente alimentata.