A causa della profonda crisi del settore dello spettacolo, il rapper Fedez lancia la proposta di creare un Fondo per salvaguardare le maestranze in difficoltà
Di: Arianna Mantoan
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A causa della profonda crisi del settore dello spettacolo, il rapper Fedez ha supposto la creazione di un Fondo per salvaguardare le maestranze in difficoltà. L’idea, risalente a qualche giorno fa, è stata lanciata sulla pagina Instagram personale del rapper milanese e si è diffusa in poco tempo su Internet. Non c’è da sorprendersi: Fedez, classe ’89, è una personalità di spicco su Instagram, in grado di proporre di volta in volta contenuti interessanti e all’avanguardia.
E proprio all’avanguardia risulta l’ultima proposta avanzata in alcune delle sue stories: riflettendo sulla crisi del settore dello spettacolo, Fedez ha ideato l’istituzione di un Fondo per la salvaguardia delle maestranze in difficoltà, affermando di essere disposto a contribuire con il 100% del suo anticipo garantito da contratto.
L’idea: in cosa consiste la proposta di Fedez
“Io utilizzo i miei spazi social per proporre nuovamente una soluzione pragmatica che gli stessi artisti e le agenzie di booking possono mettere in atto” ha dichiarato il cantante. “Gli artisti di un certo calibro che fanno concerti nei palazzetti hanno nel loro contratto una cosa che si chiama anticipo minimo garantito, quindi chi ha rimandato il tour ha ricevuto delle somme anche abbastanza ingenti.
Io stesso, che devo ridefinire il mio contratto con Booking, metto a disposizione il 100% dell’anticipo che mi spetta. Se tutti gli artisti mettessero una piccola parte di questo anticipo per istituire un Fondo per salvaguardare le maestranze in difficoltà, porteremmo avanti un po’ più di fatti e un po’ meno parole. Se uniamo le forze possiamo ottenere qualcosa. È solo un’idea e non voglio il merito di nulla“.
Lo spunto di partenza
L’artista ha preso come spunto la manifestazione del 10 ottobre “Bauli in Piazza”, dove lavoratori e imprese sono scesi in piazza Duomo a Milano per protestare contro le misure adottate finora dal governo, giudicate inadeguate. Lo hanno fatto ponendo di fronte alla cattedrale tanti bauli vuoti – quelli usati per il trasporto degli oggetti di scena – per rappresentare l’immobilismo del settore.
Si attende ora una risposta da parte degli altri artisti dello spettacolo e delle stesse agenzie di settore.