La sfida di campionato tra Milan e Hellas Verona si conclude con un pareggio scomodo per entrambe le formazioni. Protagonista Ibra, nel bene e nel male
Di: Simone Massenz
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Piani di fuga sfumati per il Milan di Pioli, che tuttavia può accontentarsi del pareggio in extremis. L’Hellas Verona, avanti di due reti, sfiora il colpaccio a San Siro, ma è costretto a fare i conti con il solito Ibrahimovic: tra un fallo di mano, una traversa e un errore dal dischetto, l’attaccante svedese trova il gol-salvezza al 93′. Una serata da protagonista, insomma, nel bene e nel male.
Milan 2-2 Hellas Verona
Sin dal fischio d’inizio la partita riserva sorprese. Se da un lato Pioli manda in campo Gabbia al posto di Romagnoli, fermatosi durante il riscaldamento per un problema ai flessori, dall’altro, dopo soli 20′, l’Hellas si trova già avanti di due reti. Al 6′, Ceccherini coglie una traversa di testa e Barak anticipa tutti sulla ribattuta; al 19′, Calabria, al seguito di una punizione di Dimarco, insacca alle spalle del proprio compagno Donnarumma, deviando la conclusione di Zaccagni. Il Milan soffre e rischia di affondare. Le conclusioni di Saelemaekers e Leao impensieriscono Silvestri, che mantiene però inviolata la porta scaligera. Quindi, al 27′ l’undici rossonero riapre i giochi con Kessie, il cui tiro viene deviato in rete da Magnani.
Nella ripresa, Pioli inserisce Rebic al posto di Saelemaekers, ma lo sprint iniziale è ancora dell’Hellas. Dimarco, su assist di un instancabile Zaccagna, conclude alto e non capitalizza il probabile colpo del k.o. Al 51′, sulla sponda opposta, Calhanoglu supera Silvestri; nondimeno, Guida annulla tutto per fuorigioco. Poco dopo, Lovato affonda Kessie in area e il direttore di gara assegna il rigore in favore dei rossoneri. Sul dischetto il solito Ibrahimovic, che tuttavia sbaglia. Lo svedese ritenta poi al 76′, centrando la traversa. La porta gialloblu pare stregata fino al 93′, quando Ibra, in pieno recupero, insacca alle spalle di Silvestri il 2-2 finale. Decisivo il cross di Brahim.