È possibile passare dal trionfo londinese di luglio all’eliminazione ad opera di una squadra semi-sconosciuta? Evidentemente, sì
Di: Andrea Panziera
LEGGIA ANCHE: L’angolo di Eupalla – Noi e gli altri
In molti si chiedono come sia stato possibile passare dal trionfo londinese di luglio contro i padroni di casa ad una eliminazione ad opera di una squadra semi-sconosciuta .
La Nazionale della Macedonia del Nord ha giocato la prima partita della sua storia 30 anni fa, dopo lo scioglimento della Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia. Fino ad allora i calciatori macedoni vestivano la maglia della Jugoslavia.
Il suo palmares è invero quasi inesistente. Non si è mai qualificata per la fase finale di un Campionato del Mondo di calcio, mentre conta una partecipazione all’Europeo, ossia l’ultimo, quello del 2020 giocato nel 2021. Prima della clamorosa vittoria contro gli azzurri occupava la 62esima posizione del ranking FIFA ed ora farà un piccolo passo in avanti ma probabilmente non arriverà neanche al 50esimo posto.
Addossare la colpa all’allenatore, come prassi in questi casi, appare quantomeno ingeneroso, soprattutto dopo una vittoria al Campionato europeo inaspettata ma del tutto meritata per gioco espresso e personalità in campo.
A mio avviso, quello è stato un vero capolavoro per molti versi irripetibile, mentre le avvisaglie di un tonfo alle qualificazioni per i Mondiali si erano palesate già negli incontri precedenti, cagionate soprattutto dalla cronica incapacità di concretizzare le occasioni da gol create.
A parte i rigori sbagliati nelle fasi cruciali delle partite decisive, che sicuramente hanno influito in modo determinante sulla nostra eliminazione, sono apparsi evidenti i grandi limiti dei nostri attaccanti, incapaci di inventare una giocata men che scontata e quasi mai vincenti nei confronti dei rispettivi marcatori. La loro “International Reputation” è bassa ed il loro mercato fuori dai nostri confini quasi inesistente. Peraltro, anche gli altri reparti hanno mostrato lacune qui e là e invocare alcune assenze come pretesto suona come una scusa assai poco credibile.
In realtà, il non eccelso livello medio del calcio tricolore è testimoniato in termini inoppugnabili dal cammino dei nostri club nelle competizioni europee: ad essere molto generosi potremmo definire la loro performance piuttosto mediocre.
Siamo fuori già dagli ottavi nella Champions League, in alcuni casi eliminati da squadre non propriamente di primissimo standing, mentre nelle altre due competizioni rimangono in corsa solo Atalanta e Roma. La Serie A, più che una gara dei migliori, pare sempre di più un torneo in cui sono destinati a prevalere i “meno peggio”, con picchi di mediocrità dei team maggiormente quotati mai visti in passato.
Wembley ci aveva illusi, ma probabilmente è stato il classico sogno di una notte di mezza estate. Ed il risveglio è stato amaro.