Il Legnago perde contro il Rimini interrompendo la striscia di quattro risultati utili consecutivi, prestazione comunque positiva per i biancoazzurri
Di: Nicola Sordo
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Si ferma a quattro la striscia del Legnago. Quattro giornate senza sconfitta che hanno rilanciato le ambizioni salvezza di una squadra che non più di due mesi fa sembrava spacciata. Un peccato, perché martedì sera contro il Rimini l’undici di Bagatti non ha demeritato. Poco appariscenti anche gli emiliani di Antonio Buscè, quest’ultimo una vita tra Serie A e Serie B con le maglie di Empoli, Bologna e Reggina. Il Rimini si presenta al Sandrini con otto novità rispetto alla gara persa nel weekend contro la Ternana, d’altro canto il Legnago deve ovviare alla squalifica di Bombagi e all’indisponibilità di Zanetti, mentre rientrano Leoncini e Tanco assenti nella trasferta sarda di sabato scorso. Rifiata Casarotti, a beneficio di Dore che probabilmente sperava in un impatto migliore per la sua prima da titolare. C’è anche Franzolini a sostegno di Basso Ricci e Spalluto, quest’ultimo preferito inizialmente a Svidercoschi.
Sugli spalti del Sandrini, in compagnia di Andrea Faccioli, si vede anche Massimo Donati, sempre legato alla piazza che solo un anno fa è riuscito a portare in alto come mai era successo. Sembra passata una vita.
La partita
Non si segnalano pericoli da ambo le parti, l’unico tentativo è quello di Gagliano che di testa anticipa Ampollini senza inquadrare lo specchio. La gara scorre, aggressivo come sempre il Legnago, ordinato dietro dove lo stesso Gagliano e Leonardi vengono ben gestiti da Noce e compagni. Si fa sentire l’assenza di Bombagi soprattutto in zona di rifinitura, dove il Legnago arriva spesso scarico di idee e senza la dovuta precisione, come sul contropiede ben condotto da Diaby che poi sbaglia scelta e misura del suggerimento finale. Primo tempo da classico 0-0, un equilibrio spezzato solo dalla sfortunata deviazione di Noce che beffa Perucchini sul primo palo dopo lo spunto sulla sinistra del frizzante Longobardi. Si ritrova sotto e non sa nemmeno come il Legnago, con Perucchini che nemmeno è stato mai chiamato in causa e deve suo malgrado raccogliere il pallone dal fondo della rete. Non hanno altro da dire i primi 45 minuti, è un episodio a spingere avanti il Rimini.
Nella ripresa il Legnago ci mette il cuore. La squadra di Bagatti alza i giri del motore e cerca soprattutto di innescare dentro l’area la fisicità di Franzolini, componente poco sfruttata nella prima frazione. Il primo squillo del classe 2003 arriva dopo poco più di cinque minuti, Vitali è reattivo però a bloccare il potente colpo di testa frutto di un perfetto inserimento dei suoi. Prova a manovrare il Rimini, ma l’inerzia è dalla parte del Legnago tolto un lampo di Leonardi su cui Perucchini mette i pugni. Il momento è propizio e la resistenza dei romagnoli crolla al 20′. Basso Ricci dalla sinistra disegna una parabola morbida sul secondo palo, assist fin troppo invitante per Franzolini che anticipa Vitali e incorna la sfera spedendola in fondo al sacco. Sono quattro i centri stagionali del centrocampista biancoazzurro, in gol l’ultima volta nell’epica trasferta di Pescara a inizio dicembre.
Ci crede eccome il Legnago, sugli sviluppi di calcio d’angolo è ancora Franzolini a far tremare il Rimini. Vitali compie un miracolo sul colpo di testa del 93 biancoazzurro, Langella ci mette un po’ di braccio e un po’ di spalla sulla ribattuta di Svidercoschi. Timide proteste del Legnago, le immagini non sono chiarissime, resta la grande chance per gli uomini di Bagatti.

Nel miglior momento arriva però il colpo basso. Il neo entrato Parigi riceve da Longobardi e piazza la sfera all’angolino basso gettando acqua gelata sul Legnago. La partita di fatto finisce qui, la squadra di Bagatti accusa il colpo e non riesce a rialzarsi, mentre il Rimini cerca di chiuderla in contropiede. Missione che riesce in pieno recupero dopo un paio di occasioni cestinate, con Cioffi, altro subentrato, che dopo una serpentina al limite dell’area chiude i giochi. Passivo immeritato, come tuttavia la sconfitta per un Legnago coraggioso come ci ha abituato nelle ultime settimane. Meriti riconosciuti anche da Buscè nel post partita, il bottino, però, rimane vuoto. La classifica non si muove, perdono anche Milan Futuro e Sestri Levante, pareggia la Lucchese e scappa la Spal, che comunque sembra la più attrezzata delle poule salvezza. Adesso tutti a Perugia, cercando di riscattare qualche torto dell’andata. Il Legnago c’è, Bagatti non fa drammi e sa che la strada imboccata è quella giusta. Del campo, come sempre, l’ultima parola.
Legnago-Rimini 1-3, il tabellino
LEGNAGO-RIMINI 1-3
MARCATORI autorete di Noce (L) al 28’p.t.; Franzolini (L) al 20’s.t., Parigi (R) al 32’s.t., Cioffi (R) al 46’s.t.
LEGNAGO (4-3-1-2) Perucchini 6,5; Muteba 6,5, Noce 6, Ampollini 5,5, Tanco 5,5; Leoncini 5,5, Diaby 6 (dall’11.s.t Casarotti 6), Dore 5; Franzolini 6,5 (dal 33’s.t. Peschetola s.v.); Spalluto 5 (dall’11’s.t Svidercoschi 5,5), Basso Ricci 6 (dal 26’s.t. Vitale s.v., dal 33’s.t. Morello s.v.). (Rigon, Bajari, Koblar, Gazzola, Tonica, Ballan). All. Bagatti 5,5
RIMINI (3-5-2) Vitali 6,5; Megelaitis 6, Gorelli 6 (dal 1’s.t. Lepri 5,5), Bellodi 5,5; Cinquegrano 5,5 (dal 24’s.t. De Vitis 6), Conti 6, Langella 6, Lombardi 5,5, Longobardi 6,5 (dal 42’s.t. Piccoli s.v.); Leonardi 6 (dal 10’s.t. Parigi 6,5), Gagliano 6 (dal 10’s.t. Cioffi 6,5). (Generali, Ferretti, Fiorini, Semeraro, Malagrida, Ubaldi). All. Buscè 6,5
ARBITRO Esposito di Napoli 5,5
NOTE paganti 381, abbonati 282, incasso di 1900 euro. Ammoniti Franzolini, Tanco, Diaby, Gorelli, Megelaitis. Angoli 4-2
Foto: legnagosalusfc