Dai dazi alle tensioni geopolitiche: il futuro dell’oro tra incertezze economiche e crescente domanda delle banche centrali

Di: Fabio Michettoni

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KEY POINT
· Il valore dell’oro è resiliente all’inflazione: gli indicatori macroeconomici suggeriscono che i prezzi potrebbero superare 3.000 dollari l’oncia entro breve.

· È probabile che le incertezze economiche, tra cui inflazione, dazi e tensioni commerciali, facciano aumentare i prezzi dell’oro.

· Le maggiori riserve auree delle banche centrali sostengono una forte domanda, rafforzando ulteriormente i prezzi dell’oro.

Il prezzo dell’oro è in costante aumento dall’inizio degli anni 2000 e ci sono molti segnali macroeconomici che indicano che il prezzo dell’oro potrebbe salire anche più del suo livello attuale. Il primo segnale è il trend dell’inflazione. Anche se il tasso di inflazione negli Stati Uniti è sceso dal suo massimo post-pandemia del 9,1% a giugno 2022, ci sono stati alcuni segnali che evidenziano una risalita dell’inflazione. La decisione della Federal Reserve alla fine dell’anno scorso di ridurre il tasso di interesse potrebbe essere stata prematura. Se l’inflazione dovesse aumentare di nuovo, probabilmente anche il prezzo dell’oro seguirebbe questa tendenza. Le incertezze economiche sono aumentate negli ultimi mesi.

L’inflazione di cui sopra è una di queste incertezze e i dazi proposti dall’amministrazione Trump sono un altro fattore importante che, probabilmente, farà aumentare il prezzo dei beni importati , creando tensioni anche con i partner commerciali. Messico e Canada hanno già promesso di reagire con le proprie tariffe, mentre la Cina è decisa ad una controversia da presentare al WTO. Se le incertezze commerciali dovessero continuare, avranno un impatto economico negativo, che porterà all’aumento del prezzo dell’oro.
Negli ultimi anni, le banche nazionali di tutto il mondo hanno acquistato oro . A novembre 2024, la Banca nazionale polacca ha aumentato le sue riserve auree di 21 tonnellate e la Banca popolare cinese ha ripreso gli acquisti di oro dopo una pausa di sei mesi. Si ritiene che le tensioni geopolitiche in tutto il mondo siano una della ragioni per cui le banche centrali stiano
incrementando le loro riserve auree.