Il Verona cede al Milan nell’anticipo della 17′ giornata: i gialloblù incassano la 12′ sconfitta stagionale, la classifica si fa sempre più insidiosa
Di: Nicola Sordo
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Con quella di ieri sera arrivano a dodici le sconfitte del Verona. Numeri molto poco incoraggianti su 17 gare disputate. Non sa pareggiare la squadra di Zanetti: ancora a zero la casella delle “X” in questa stagione, anche se contro l’incerottato (e contestato) Milan di Fonseca lo 0-0 sarebbe stato probabilmente l’esito che meglio avrebbe rispecchiato l’andamento della sfida. Una partita povera di sussulti, uno flebile per parte nel primo tempo, con Suslov prima e l’ex Terracciano poi, che provano a scaldare gli infreddoliti Maignan e Montipò con due tiri dalla distanza.
Tiene abbastanza bene l’Hellas, al netto di un Milan che fa veramente poco per farsi temere. Abraham la palla non la vede mai, ben tenuto da Coppola, Chukwueze l’unico spauracchio lo procura ai suoi compagni quando lancia inavvertitamente Suslov, mentre Leao, il pericolo principale, si arrende alla mezz’ora per un problema muscolare. La difesa a tre sembra dare maggiori sicurezze, anche se davanti il Verona è lento e prevedibile. Zanetti rinuncia ancora dal 1′ a Tengstedt in favore del più fisico Sarr, il quale ci mette tanta volontà ma con pochi palloni giocabili non riesce ad incidere. Nella ripresa il tecnico vicentino prova a cambiare approccio e al suo posto lancia Livramento, per dare meno riferimenti a Gabbia e Thiaw che comunque gestiscono bene il capoverdiano. Si rivedono invece sprazzi di vero Suslov. Tornato nella posizione a lui più congeniale, alle spalle della punta, il jolly slovacco è il migliore dei gialloblù e l’unico, anche nella ripresa, a mettere in apprensione la retroguardia rossonera. Gli manca solo il gol. Gol che trova invece il Milan, grazie alla geniale imbucata di Fofana letta male da Duda e Daniliuc. Reijnders, il migliore dei suoi, non perdona e castiga il Verona alla prima e forse unica sbavatura difensiva del match.
Una sconfitta che complica ulteriormente la situazione, perché se il Cagliari dovesse vincere a Venezia i gialloblù si troverebbero al terzultimo posto. Difficile pensare possa scappare il Como (impegnato lunedì a San Siro contro l’Inter), non impossibile invece pensare ad un Parma imbattuto all’Olimpico contro una Roma quest’anno irriconoscibile. Anche Lecce e Genoa (contro Lazio e Napoli) non hanno partite comode, quindi il calendario per certi versi in questa giornata è amico dei gialloblù. Ma è necessario tornare a fare punti con continuità. In attesa dell’ufficialità dei nuovi proprietari e del mercato che incombe.
Foto: ANSA