Ennesima sconfitta e brutta prestazione del Legnago, travolto in casa dal Sestri Levante: Gastaldello si gioca la panchina con la Ternana

Di: Nicola Sordo

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Adesso la situazione è critica. Sabato era l’occasione per invertire una rotta che ora è sempre più alla deriva, la classifica è impietosa e al tramonto di settembre le sensazioni sono nefaste. Quella contro il Sestri Levante era la classica partita da non sbagliare. Squadra che si presenta al Sandrini con il magro bottino di un punto in quattro partite, in casa Legnago tante parole e fiducia alla vigilia che si sono pian piano sgretolate minuto dopo minuto. Una squadra senza mordente lontana parente di quella ammirata e acclamata la scorsa stagione, un Legnago diverso però anche negli interpreti. La sensazione da fuori è quella di un organico non all’altezza della categoria, sia per approccio mentale che per limiti tecnici. Gli addii di Van Ransbeeck, Rocco, Baradji uniti ai capricci contrattuali di Martic (reintegrato in rosa la scorsa settimana) non sono stati metabolizzati, Gastaldello non è riuscito a far scoccare quella scintilla che il suo predecessore Donati aveva mantenuto ardente per una stagione intera.
La gara di sabato è stata l’emblema di questo avvio di campionato horror. Gli ospiti hanno quasi passeggiato sul manto del Sandrini cavalcando la vivacità dei due esterni Clemenza e Brugognoni che hanno avuto vita fin troppo facile contro la leggera difesa biancoazzurra. Al centro dell’attacco c’è Parravicini, perenne destinatario dei lanci dalle retrovie, classica prima punta fisica che tra una sportellata e l’altra innesca il primo gol. Sul cross di Brugognoni, è infatti suo il colpo di testa che, dopo aver colpito la traversa, diventa un cioccolatino da spingere in rete per Clemenza. La manovra del Legnago è approssimativa e costellata di errori tecnici e scelte sbagliate, figlie di un atteggiamento timoroso e indolente, peggiorato dal rapido gol dello svantaggio arrivato già al 12′.

Nella ripresa Gastaldello cambia disposizione del suo Legnago, forse più per disperazione che per strategia, proponendo un 4-3-3 e facendo esordire in campionato Diaby, uno dei migliori della scorsa annata condizionato in questo avvio da un fastidioso infortunio. La condizione non è certamente quella dei tempi d’oro e si vede, la svolta tattica non porta risultati e il Sestri Levante raddoppia su un altro tap in, stavolta firmato proprio da Parravicini, anche in questo caso frutto di un’opposizione tutt’altro che decisa sulla discesa del solito Brugognoni. Da qui in poi anche quel poco del Legnago, riassunto tutto in un tiro al volo di Demirovic respinto in bello stile dal portiere ospite Anacoura, si scioglie, e al 90′ arriva anche la mazzata conclusiva con il gran gol da fuori di Conti. Nel dopo partita Gastaldello si prende tutte le responsabilità, difende i suoi ragazzi dichiarandosi convinto di avere a disposizione una squadra che anche in Serie C può dire la sua e risalire la china dopo un avvio a dir poco disastroso. Il tecnico padovano è stato confermato anche per la trasferta infrasettimanale di Terni, ma il presidente Venturato si sta legittimamente guardando intorno. Un altro risultato negativo contro la Ternana, unito ad una prestazione come quella di sabato pomeriggio, potrebbe stavolta rappresentare davvero il capolinea.

Crediti foto: legnagosalusfc