Sabato 4 maggio, a Villa Nichesola Leopardi, Minerbe, il Professore-Artista Nicola Nannini ha tenuto la lezione “L’immagine della donna nella pittura”

Di: Liliana Ghellere

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Nella settecentesca Villa Nichesola Leopardi in Minerbe, sabato 4 Maggio scorso, Nicola
Nannini, Artista e Docente all’Accademia di Belle Arti Giambettino Cignaroli di Verona, ha
tenuto una lezione dal titolo: “L’IMMAGINE DELLA DONNA NELLA PITTURA”
Allegoria e simbolo attraverso le epoche.

Breve conversazione per comprendere i principali filoni iconografici dalla Rinascenza
all’800. Una necessaria sintesi attraverso pochi selezionati dipinti.

Il Prof. Nannini, che attraverso le immagini e la narrazione è riuscito a trasmettere
emozioni autentiche e coinvolgenti al numeroso pubblico presente, ci racconta così il suo
intervento: Oggi abbiamo fatto un viaggio di quattro secoli nella storia dell’Arte cercando
di trovare poche immagini archetipiche ed emblematiche di quella che è l’immagine della
donna nella pittura, dal quattrocento fino alla fine dell’800, seguendo principalmente due
filoni che sono quello Sacro Religioso e quello Laico con vari canoni che attraversano le
epoche nella bellezza:

La donna in stato di Grazia, la donna per eccellenza è la Madonna, la Madre di Gesù.

La donna Angelo che porta le Beatitudini.

I Canoni Estetici della bellezza muliebre attraverso i secoli, partendo dalla Grecia Classica
fino al Neoplatonismo di Firenze e alla Pittura Veneta della Madonna, rimane inserita nel
paesaggio e come simbolo di bellezza, fino ad arrivare ai soggetti del seicento dove la
donna viene vista attraverso i soggetti sacri e attraverso una sua sensualità e bellezza.

Dell’800 abbiamo guardato come questi canoni di bellezza cambiano molto, cioè la donna
diventa una sorta di femmina fatale che intimorisce, e che rapisce con le sue doti di
bellezza e sensualità, crea disagio e inadeguatezza mettendo in crisi la posizione maschile
fino alla fine dell’800.

Quindi non più la donna che genera bellezza e grazia soltanto ma la donna che attraverso
la bellezza fa il contrario di quello che faceva un tempo, cioè porta addirittura alla
perdizione.

Fino a ritrovare poi di nuovo una bellezza con i primi del 900 e successivamente, quando
questa femmina che ritrova la sua autonomia ritorna bella, ammiccante e centro
dell’Universo attraverso la Belle Èpoque e attraverso i nuovi movimenti dell’arte che
partono successivamente.

L’incontro, molto partecipato, è stato preceduto dall’introduzione della Dott.ssa
MariaVittoria Gasparini, intervallato dalla lettura di poesie da parte della Prof.ssa Chiara
Quaglia e accompagnato al pianoforte dal Maestro Andrea Tarantino, riuscendo a
conciliare in un’unica serata Pittura, Poesia, Musica, Arte e Cultura in una location
spettacolare.

l’Evento è stato organizzato da F.I.D.A.P.A. Sezione di Legnago e Basso Veronese, con il
Patrocinio di Archeoclub d’Italia sezione di Legnago e del Circolo Culturale “TerraNostra” di
Minerbe.