Una mostra completamente dedicata all’artista svizzero Diego Giacometti, nella cornice della Fondazione Luigi Rovati di Milano

Di: Maria Mele

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Per la prima volta in Italia una mostra completamente dedicata all’artista svizzero Diego Giacometti, negli splendidi spazi della Fondazione Luigi Rovati di Milano.

Giacometti
Daniele Portanome per Fondazione Luigi Rovati © Diego Giacometti, by SIAE 2023 (14)

Fino al 18 giugno 2023 la mostra accoglie prestiti provenienti dagli eredi di Diego Giacometti, dalla Fondation Giacometti di Parigi, dall’Alberto Giacometti Stiftung – conservata presso la Kunsthaus di Zurigo – dal Musée Picasso-Paris di Parigi e da collezioni private.

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Daniele Portanome per Fondazione Luigi Rovati © Diego Giacometti, by SIAE 2023 (41)

Oltre sessanta le opere in mostra tra sculture, arredi, piccoli animali e maquettes che rappresentano il lavoro scultoreo e di design di Diego Giacometti suddivise in quattro temi, approfonditi nel catalogo:

Tra scultura e design, Diego come modello, Mobili e oggetti e Bestiario.

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Daniele Portanome per Fondazione Luigi Rovati © Diego Giacometti, by SIAE 2023 (9)

“La scelta di ospitare per la prima volta in Italia Diego Giacometti nel museo della Fondazione Luigi Rovati è motivata dalla forte ispirazione che l’artista trae dall’arte etrusca. Dal piano ipogeo al piano nobile, le opere di Diego si inseriscono nel percorso permanente, nel dialogo continuo fra antico e contemporaneo, dimensione identitaria del nostro Museo d’arte.”

così nelle parole del Presidente della Fondazione Giovanna Forlanelli, la genesi di questo interessante progetto artistico.

L’opera di Diego fonde estetica e funzionalità: i suoi mobili sono progettati per essere utilizzati come sedute o come tavolini, ma allo stesso tempo sono opere d’arte.

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Daniele Portanome per Fondazione Luigi Rovati © Diego Giacometti, by SIAE 2023 (39)

La sua è una produzione dallo stile immediatamente riconoscibile, che prende ispirazione dall’archeologia e dalla mitologia, combinate con elementi naturalistici e, anche, surreali. Le sue sculture in bronzo sono capolavori di elaborazione creativa e tecnica, in cui ogni dettaglio è curato con estrema precisione; uniche e ricercate, essenziali nella forma, eleganti nella fattura, in perfetto equilibrio stilistico.

Attraverso una tecnica molto complessa, che va dallo schizzo su carta alla fusione in bronzo, Diego provvede personalmente ad ogni fase della produzione artistica fino alla tecnica di cui è maestro: la patinatura.

Lo Spazio Bianco raccoglie una serie di opere di Giovanni e Alberto Giacometti in cui Diego è sempre, quasi ossessivamente il modello: dal tenero Diego, nourrisson, dipinto dal padre Giovanni alla Tête de Diego del 1914-15, in gesso, prima scultura realizzata da Alberto contrapposta al bronzo Tête de Diego del 1937.

Tra le opere più significative in mostra, magnificamente esposto Lionne del 1931, prima scultura di Diego; Testa di leone del 1934,  lavoro in pietra, che per anni fece bella mostra di sé all’ingresso della casa di famiglia a Maloja, e la splendida Lanterne à quatre lumières del 1983, che fa parte della collezione permanente della Fondazione Rovati.

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Daniele Portanome per Fondazione Luigi Rovati © Diego Giacometti, by SIAE 2023 (26)

Infine, per la prima volta, vengono esposti i tre  Oiseaux creati nel 1942 per il salotto dell’appartamento di Francis Gruber, lo Specchio del 1942, nato da una fantasia barocca, la Mano del 1942-1944, e l’Applique aux panthères, un tempo collocata nella casa dell’artista in rue du Moulin-Vert a Parigi.

“Una mostra che diviene l’occasione per approfondire l’opera di Diego e la sua relazione personale ed artistica con il fratello Alberto attraverso lo studio della corrispondenza con la famiglia”, come racconta il curatore della mostra Casimiro de Crescenzo,” a conferma del suo assoluto talento.”

Articolo originale su Excellence Magazine Luxury