Domenica 10 dicembre, a Roverchiara, la Compagnia della Verza, in collaborazione con la Scuola dell’Infanzia, ha narrato “La Storia di Santa Lucia”

Di: Liliana Ghellere

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Anticipata dalla camminata del mattino presso i laghetti Cà Pellini, nel pomeriggio di
domenica 10 Dicembre, a Roverchiara, la Compagnia della Verza in collaborazione con la
locale Scuola dell’Infanzia hanno narrato “La Storia di Santa Lucia”.

La centrale piazza Vittorio Emanuele ha visto la numerosa partecipazione di nonni,
genitori, bambini e autorità giunti per seguire i vari eventi organizzati dalla locale Pro Loco
e dal gruppo Alpini di Roverchiara.

Mentre i bimbi presenti, insieme al Maestro Madonnaro Simone Poli erano impegnati a
colorare la Storia di Santa Lucia, le due” betoneghe” della Compagnia della Verza, Gemma
e Iole, hanno riscaldato il pubblico presente in piazza con degli assaggi di verza saltata in
padella da Marcolfa, la “dolcissima” mogliettina di Bertoldo, accompagnati da vin brulè e
thè caldo, aiutate dai due “castaldi” el Toni e el Bepi custodi e assaggiatori ufficiali della
“pegnata” del brulè.

L’evento è continuato con la simpatica poesia in dialetto veneto:“Vien Santa Luzìa” recitata
dai bambini delle sezioni della Scuola dell’Infanzia seguito da un Canto a tema.

La Compagnia della Verza ha proposto La Vera Storia di Santa Lucia, lo spettacolo portato
in scena ha fatto sorridere regalando momenti di leggerezza riuscendo al contempo a far
riflettere. I butini dei laorandi avevano “mal ai oci” e anche stavolta Bertoldo è riuscito a
ingannare per l’ennesima volta el siòr paròn Rodolfo de Palma de Cortalta e la moglie
Francisca, aiutato da Argante El Vecio del bosco e dalle preghiere di Suor Veralma.
Il tutto narrato magistralmente da Epistote Narratore Errante.

Come da consuetudine, alla fine della rappresentazione, tutti i presenti si sono
incamminati verso il tradizionale falò di Santa Lucia a cura degli Alpini, mentre i cuochi
della Pro Loco preparavano le degustazioni a base di prodotti tipici del territorio: il risotto
con verza e tastatale e il dolce.

Ancora per qualche giorno sarà presente, nella piazza, la cassettina dove poter imbucare
le letterine per Santa Lucia, mentre, il bellissimo disegno dipinto dai bambini insieme al
Maestro Madonnaro, rimarrà visibile, meteo permettendo, per tutte la durata delle festività
natalizie.

L’evento è stato un modo per riscoprire le tradizioni locali nella semplicità dei gesti di una
volta che la tradizione ci consegna e per far trascorrere del tempo insieme alle nostre
famiglie. La presenza della Santa è stata percepita solo con l’immaginazione e con il cuore.