Diverse opere scultoree di Sergio Pasetto fanno da tappa nel nuovo itinerario turistico a Verona. Percorsi ideati da Manuela Uber per “un turismo per tutti e accessibile”

Di: Pierantonio Braggio

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Diverse opere scultoree di Sergio Pasetto (approfondimento) fanno da tappa in un nuovo itinerario turistico a Verona. Base di tutto sono le parlanti sculture dell’artista veronese, disseminate in diversi punti della città scaligera.

Le opere hanno spinto la guida turistica Manuela Uber a dare vita a un cosiddetto “turismo per tutti e accessibile“. Accessibile perché molta attenzione è dedicata a disabili motori, visivi e uditivi, così da renderli il più possibile partecipi a quanto Manuela va proponendo e spiegando.

Essendo ai suoi primi passi, tale importante e solidale iniziativa è limitata a un iniziale percorso di sei tappe, denominato Sergio Pasetto, racconti d’arte e di viaggio. Percorso che, partendo dai Giardini Pertini, e attraversando il Ponte Scaligero in direzione del centro-storico, termina presso la Bibioteca Civica, dove ad accogliere il gruppo in visita è il brozeo Emilio Salgari (1862-1911). Detto percorso, più che dedicato alla straordinaria città scaligera, mira a porre in luce gli illustri personaggi che, nati o meno a Verona, l’hanno resa grande.

Un viaggio per tutti tra arte e storia

Un viaggio, dunque, fra arte e storia, che permetterà di trasmettere dati interessanti anche a chi non sente e di percepire con il tatto le opere visitate a chi, purtroppo, non vede. Il tutto verrà al più presto studiato e approfondito, studiando inoltre percorsi facilitati per i disabili mobili.

Arte di Pasetto, quindi, e volontà di fare conoscere il non conosciuto di Verona. Nel quadro del progetto “Verona anche mia”, Uber sta creando e diffondendo cultura e conoscenza di Verona; e lo sta facendo sollevando al contempo gli animi di coloro che, non favoriti da destino, avvicinandosi all’arte e alla storia possono trovare conforto.