Sabato 25 Novembre, l’Amministrazione Comunale di Roverchiara ha presentato il libro “Cento anni 1923-2023 tra storia, tradizione e memoria”
Di: Liliana Ghellere
LEGGI ANCHE: Acqua e terra: l’uomo e le devastazioni del pianeta
Giornata molto importante quella di sabato 25 Novembre 2023 per Roverchiara.
L’Amministrazione Comunale ha voluto ricordare il centenario dall’inaugurazione del locale
Monumento ai Caduti con il libro: “Cento anni di storia, tradizione e memoria”
Il progetto è stato ideato e coordinato da Claudio Valente e Alberto Vangelista e da
Ernesto Santi che ne ha curato i testi e le ricerche storiche. Il materiale fotografico è stato
messo a disposizione da Amedeo Bedoni e Lorenzo Saggioro.
Costruito nel 1923, ne sono stati autori gli Scultori Eugenio Zago ed Egisto Prati.
Posto al centro della piazza Vittorio Emanuele, si tratta di un monumento a cippo, la
tecnica utilizzata è bronzo, marmo nembro rosato, marmo rosso di Verona e marmo
bianco. Raffigura un soldato in divisa, su un terreno roccioso, che solleva la bandiera.
Degli Scultori Zago e Prati sono pure i Monumenti di: Isola della Scala, Ospedaletto
Euganeo, San Martino Buon Albergo e Montecchio Maggiore.
Grande emozione è stata espressa dal Sindaco Loreta Isolani nel suo intervento:
Cento anni non sono pochi, eppure possono, nella memoria collettiva, dissolversi
inesorabilmente, soprattutto nell’epoca contemporanea che, nell’offrire incessanti
informazioni quotidiane, fa dimenticare il nostro passato, anche il più recente.
L’Amministrazione Comunale di Roverchiara vuole ricordare il centenario dall’inaugurazione
del locale Monumento ai Caduti, proprio per non dimenticare, per ridestarne il valore
simbolico e riproporne il monito che rappresenta.
Il valore simbolico deve essere rinverdito e attualizzato per chi, anche relativamente
giovane, non ha ben chiaro cosa sia stata la Grande Guerra (1915-1918) e cosa abbia
rappresentato per la nostra Patria e per le comunità locali.
Centinaia furono i giovani partiti da Roverchiara, molti non sono più tornati, numerosi sono
stati i feriti, alcuni sono stati fatti prigionieri. Non secondaria è stata la sofferenza della
popolazione nel periodo bellico e il grande dolore sofferto dagli orfani e dalle vedove.
Il monito che il nostro Monumento ai Caduti ci pone ancora oggi, dopo cento anni, è che
per essere autentici operatori di pace occorre avere una coscienza civica in grado di
discernere, di creare ascolto e dialogo, rispetto ai grandi temi della convivenza
contemporanea, ponendoci in una condizione partecipativa.
Claudio Valente, Presidente ESU e della Sezione Pianura dei Veronesi Nel Mondo ha
intervistato Ernesto Santi, che ha fatto l’inquadramento dell’aspetto della prima guerra
mondiale oltre a presentare e a descrivere alcune foto inedite del Museo Storico Italiano
della Guerra di Rovereto e del Museo Storico della III Armata di Padova.
L’evento era stato preceduto nella giornata di Venerdi, da una presentazione con i ragazzi
delle scuole, compresa la materna, che insieme ai loro docenti si sono dimostrati molto
attenti e interessati all’argomento ed hanno recepito bene il messaggio.
La Presidente del Consorzio Pro Loco Basso Veronese, Maria Teresa Meggiolaro, ha
ricordato che, nel 2018, il Consorzio ha presentato un libro che riporta la storia di tutti i
Monumenti ai Caduti presenti nei territori delle Pro Loco Consorziate e da cui in molti
hanno preso spunto per ricordare e commemorare questi obelischi presenti all’interno dei
nostri comuni della Bassa Veronese.
Ha arricchito ulteriormente l’evento di sabato la presenza di Daniele Zago, nipote dello
scultore Egisto Zago.
Un momento di grande impatto emotivo è stato quando, Mauro Ghingo, Presidente della
locale Sezione degli Alpini ha letto i nomi dei soldati caduti in battaglia e riportati
sull’iscrizione del Monumento.
Il Sindaco, ha consegnato un riconoscimento ad Amedeo Bedoni con la seguente
motivazione: L’Amministrazione Comunale, è onorata, in occasione del centenario del
Monumento ai Caduti di consegnare questa immagine di Villa Fiumi, attuale sede
Municipale, al Signor Amedeo Bedoni, quale riconoscimento per una vita dedicata con
tenacia e competenza a scovare e reperire preziose e rare fonti storiche e culturali,in
particolare fotografie, riguardanti Roverchiara ed un ampio territorio circostante.
Alla fine della presentazione, tutti i partecipanti, preceduti dal Gruppo Alpini e dalle molte
rappresentanze dei vari Corpi Militari, si sono recati al Monumento per deporre dei fiori e
per la foto ricordo.
A tutti i partecipanti è stato consegnato il libro realizzato per l’occasione