Nel 1871, il Consiglio comunale di Legnago decise di concorrere con un contributo per la ferrovia Legnago-Verona, inaugurata nel 1877
Di: Federico Carbonini
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Il primo Sindaco Giovanni Bianchi, nel suo discorso programmatico dell’aprile del 1867, aveva espresso la
preoccupazione che Legnago rimanesse isolato dalle altre città e dai centri della “bassa”. Esortò quindi il
consiglio a preparare con tempestività un piano per la creazione di comode vie d’accesso ferroviarie.
Fu nominata una commissione di esperti con l’incarico di studiare la possibilità di collegamenti ferroviari
con le vicine città di Verona, Rovigo, Mantova, Vicenza e Padova.
Questa “Commissione tecnica dei cinque esperti” presentò una relazione nella quale, tenuto conto delle
necessità e dei vantaggi che sarebbero derivati ai comuni confinanti, propose alcune soluzioni ritenute
idonee per Legnago.
La questione non era del tutto nuova per il Consiglio dato che fin dal tempo della dominazione austriaca era
stato discusso il progetto di una linea ferroviaria che collegasse Legnago centro con la grande linea
lombardo-veneta a Lonigo.
Ma siccome tale progetto prevedeva la stazione sulla sinistra del fiume Adige la cosa non piacque ai
legnaghesi, i quali preferivano una linea che unisse Legnago a Bologna e con la stazione sulla destra.
Il progetto quindi sfumò.
I “cinque” della commissione proposero, invece, come più vantaggiose per Legnago le seguenti linee:
Legnago-Cologna Veneta-Locara, Legnago-Rovigo-Ferrara-Rimini, Legnago-Mantova, Legnago-Verona ed
infine Rovigo-Pontelagoscuro-Ferrara-Bologna.
La Commissione, tuttavia, indicava come più aderenti agli immediati interessi di Legnago e meno costose la
Legnago-Lonigo, la Legnago-Mantova e la Legnago-Rovigo.
Nel 1871 il Consiglio comunale, mediante il versamento di L. 100000, decide di entrare a far parte della
Commissione ferroviaria per le comunicazioni concorrendo con un contributo di L. 90000 per la linea
Legnago-Verona inaugurata nel 1877, dopo l’apertura del collegamento ferroviario con Badia e Rovigo.
Il 29/06/1873 fu emanata la legge n°1475 “Sulla costruzione e l’esercizio di ferrovie nelle provincie venete e
di Mantova”. Un impulso notevole con grossi impegni di spesa se si considera che le nuove linee da
costruire quasi contemporaneamente erano ben sei:
- Verona-Legnago-Rovigo-Adria
- Mantova-Legnago-Monselice
- Vicenza-Thiene-Schio
- Vicenza-Treviso
- Padova-Cittadella-Bassano
- Conegliano-Vittorio Veneto (quest’ultima ancora divisa in due centri abitati)
Da ultimo il Consiglio comunale, nel 1875, aderì al “Consorzio” per la linea Mantova-Legnago-Este.
Nel 1877 entrò in servizio la tratta Legnago-Badia Polesine della linea Verona-Rovigo. In concomitanza con
l’arrivo della ferrovia, venne attivata la primordiale stazione di Legnago: si trovava in via Parallela, nel locale
che ora è la sede del Gruppo Scout Agesci “Legnago 1” e dell’associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, e
che è stato utilizzato come stazione per circa 9 anni. La nuova stazione, l’attuale, entrò in servizio il
31/12/1886, con l’apertura della tratta Legnago-Montagnana della linea Mantova-Monselice. 3 anni prima,
nel 1883, venne progettata la linea Legnago-Massa Superiore, ora Castelmassa, che sarebbe dovuta passare
lungo la riva sinistra del fiume Bussè con la costruzione di una stazione a Torretta, ma la provincia di Rovigo
si oppose a questo ventilato progetto. Negli anni Venti del secolo scorso fu inoltre avanzata l’idea di
realizzare una tranvia elettrica commerciale che avrebbe dovuto congiungere San Giovanni Ilarione,
Montecchia, San Bonifacio, Arcole, Cologna Veneta, Minerbe e Porto di Legnago ma anche questo progetto
non trovò compimento.