Lo scopo di questa ricognizione è quella di cercare una convergenza di più elementi, per definire i prossimi sviluppi dell’S&P500 Future
Di: Fabio Michettoni
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Lo scopo di questa ricognizione è quella di cercare una convergenza di più elementi, intercettati attingendo ai diversi tools che compongono le basi portanti dell’analisi tecnica, sia quella classica che quella più moderna, per definire con cognizione di causa e su basi oggettive, i prossimi sviluppi dell’S&P500 Future.
Partiamo dalle medie mobili: Graf.1 (copertina)
• Quella semplice a 21 giorni è stata violata ribasso il 2 agosto a quota 4544 e nei due giorni successivi ha funzionato da resistenza con test di validazione a quota 4550. Attualmente sull’End Bar mostra una minima pendenza ribassista con fulcro sul top a 4558. La rottura al ribasso è piuttosto importante, avendo supportato fino al 2 Agosto la ridefinizione della tendenza rialzista, evidenziata nell’ultima settimana di maggio.
• Il minimo di venerdì scorso a 4459 ha validato poi la media a 50 giorni, che ora svolge un importante ruolo supportivo.
• Lo scarto rialzista tra le due medie mobili ha raggiunto negli ultimi giorni di luglio il massimo di oltre il 3%, quindi su un punto plastico di rottura, che in precedenza ne ha sollecitato la chiusura, sia a dicembre e, successivamente, a febbraio. Mediamente gli scarti evidenziati, nell’ordine del 3%, non sono eccessivi, segno evidente che il movimento rialzista si è sviluppato con un sostanziale equilibrio, così come la pendenza della tendenza, fulcrata al rialzo dai minimi dello scorso ottobre. Il rateo ascendente sull’End Bar di venerdì è pari al 33% in 208 sessioni, quindi un frazionale +0,15% per sessione che posiziona la curva dell’S&P500 future su una semiretta angolare di poco inferiore alla 1×4 di Gann.
• La media a 200 giorni è in fase ascendente ad incrocia attualmente a 4134, confermando la solidità della tendenza rialzista di base.
• Una nota particolare va riservata poi alla media mobile ottimizzata su base 8 giorni (Graf.2) e shiftata in avanti di 7 giorni, funzionale al ruolo di trigger di validazione per l’innesco di movimenti impulsivi; nel senso che questo tipo di MM valida affidabilità e portata di un movimento impulsivo. Di questa accenneremo più avanti.
E veniamo alla statistica: questa inscatola e mappa il trend originato sui minimi di ottobre 2022 in un preciso e puntuale canale di regressione con basi + e – 2 deviazioni standard, con la sua retta validata lo scorso venerdì a 4460 in qualità di supporto. Retta di regressione che, peraltro, intercetta a 4459 la media mobile a 50 giorni e, in sovrapposizione, lo scarto di 2 deviazioni standard della retta di regressione originata sui minimi di marzo a 3808. Due movimenti impulsivi di diversa portata (ottobre – luglio e marzo – luglio), quindi, che convergono geometricamente su un livello altamente significativo, cioè quota 4459.
Sempre riferendoci al concetto statistico di regressione lineare, il top dell’S&P500 future segnato a 4634 il 27 luglio, è intercettato da riferimenti spazio-puntuali pari a 2 deviazioni standard, sia del rialzo originato sui minimi di ottobre, sia di quello fulcrato sui minimi dello scorso marzo, avvalorandone fortemente il significato tecnico.
Si può quindi ragionevolmente affermare, riassumendo, che:
1. L’S&P500 Future ha segnato un top significativo a 4634, intervenuto proprio al duplice test sulle basi sovrapposte di 2 deviazioni standard dei due canali di regressione ottobre-luglio e marzo-luglio.
2. Il movimento correttivo ha violato la MM 21 giorni, mostrando un primo indebolimento strutturale e validato la MM 50, che intercetta in sovrapposizione la retta di regressione del canale ottobre-luglio e la base inferiore del canale di regressione marzo-ottobre su 2 deviazioni standard, relegando il minimo di venerdì a 4459 al ruolo di importantissimo supporto. Un suo cedimento aprirebbe la strada a ulteriori discese verso 4420-4320.
È troppo poco per ipotizzare un reversal di breve-medio periodo?
Attingiamo allora altre indicazioni dalla struttura impulso in atto dai minimi di marzo. Per struttura impulso si intende un movimento secondo un ciclo impulsivo di 5 onde. Tre in direzione della tendenza dominante, quindi al rialzo e due di segno opposto con finalità correttive. Elliot ci aiuta con i concetti di proporzionalità delle onde, ma oggettivamente sarebbe insufficiente se non si rendesse più dinamico quest’approccio. Il ciclo impulso innescato sui minimi di marzo a 3808 è il primo “ordinato”, dopo il ribasso del 2022, Questo perché il tentativo di recupero proposto da ottobre non ha espresso logiche tipiche di una struttura impulso, ma più di aggiustamento dopo un violento ribasso.
Peraltro, il movimento impulsivo, ancora in corso, si sta esprimendo nel pieno rispetto della teoria con il top segnato a 4634 a definire il l’estremo di Onda 3, strutturata secondo 5 sotto-onde dalle proporzioni incredibilmente precise. Il ribasso dal massimo a 4634 sembrerebbe avvenuto in due veloci tornate a definizione di una struttura ABC di grado minore, prossima all’esaurimento.
*I limiti della teoria di Elliot risiedono nella configurazione e nella contestualizzazione dei pattern, laddove con la diffusione dei sistemi di trading automatici si è venuto a creare un cosiddetto “rumore di fondo”, derivato da operazioni condotte da algoritmi.
Per filtrare questo rumore di fondo è opportuna la lettura dell’oscillatore 5-35, con l’apporto di una media mobile ottimizzata a 8 giorni e shiftata in avanti di 7 giorni. Questa lettura integrata restituisce alla teoria di Elliot un buon grado di affidabilità.
L’esaurimento di cui sopra è supportato dal riallineamento dell’indicatore 5-35, ma non dalla MM 8 ottimizzata e shiftata in avanti di 7 giorni. Per quanto l’indice PTI segni valori superiori a 35 (attualmente 63) Elliot non dà risposte esaustive alla fase attuale, letta su base giornaliera, a supporto di una qualche idea operativa.
Si può quindi ragionevolmente affermare, riassumendo, che:
1. Secondo Elliot, l’S&P500 Future sarebbe su un livello di supporto, 4559, da cui potrebbe ripartire la quinta onda rialzista, avallata dall’oscillatore 5-35, dal PTI (Profit Take Index) a 63, ma NON dalla MM 8 ottimizzata.
2. Su scala superiore, cioè su base settimanale, lo scenario cambia a favore della continuazione della correzione (Graf.3) con target di Onda 4 posto tra 4430 e 4300. Scenario possibilista perché l’oscillatore 5-35 deve ancora “scaricare”; il PTI è a 75, avvalorando maggiormente lo scenario settimanale su quello giornaliero e la MM a 8 settimane, shiftata in avanti di 7 settimane “regge” la tendenza su base 4300.
3. Il ciclo impulso su base settimanale richiama al suo interno il minimo di ottobre a 3505, filtrando i rumori di fondo letti su base giornaliera.
Veniamo adesso al concetto di STAGIONALITA’ (Graf.4). La stagionalità è un processo di sintesi della serie storica a disposizione (nel nostro caso, per l’S&P550 Future, dal 1998) teso ad estrarre dei pattern ricorrenti. Lo scopo è quello di allineare questi pattern allo sviluppo più recente cercando delle similitudini, delle analogie frattali e quindi, riduttivamente, che il passato si possa ripetere.
*Contrariamente a quanto si possa credere quello della stagionalità è un approccio piuttosto comune nello studio dei mercati, con derive verso le sofisticazioni che vengono gestite anche da complessi algoritmi con l’impiego dell’intelligenza artificiale.
Per la nostra analisi, senza ricorrere alle suddette sofisticazioni, il pattern stagionale dominante per l’S&P500 prevede un punto di minimo il 12 ottobre 2023. Al lordo di un errore di + o – 10 giorni, l’S&P500 dovrebbe segnare un minimo ricompreso tra il 29 settembre e il 25 ottobre, prima di una ripresa in grande stile delle quotazioni.
Si può quindi ragionevolmente affermare, riassumendo, che:
1. Per le implicazioni tecniche sopra specificate, l’S&P500 Future sarebbe entrato in una fase di correzione per target ricompreso tra 4430 e 4300 (fermo restando la violazione di quota 4460) e che, per fasi, dovrebbe essere validata il prossimo 12 ottobre.
Esploriamo adesso la struttura dal punto di vista dei VOLUMI.
L’Analisi Volumetrica ad oggi è ritenuta oggettivamente l’approccio più coerente e senza compromessi o alibi di qualche tipo. La situazione dell’indicatore proprietario VOLCHARTS, APS, evidenzia una struttura volumetrica non ottimale per supportare un rialzo. Al momento, quindi, la declinazione ribassista di base proporrebbe una continuazione dell’attività di vendita, con il supporto visto tra quota 4450 e 4410. Sotto, le quotazioni verrebbero “risucchiate” in un vuoto volumetrico piuttosto evidente con facile e scomposto drop sul supporto di transizione visto tra quota 4305 e 4270. Il mantenimento del livello più basso manterrebbe integra la tendenza di fondo in chiave rialzista. Test di validazione di quota 4140 sarebbero forieri invece di ulteriori e più pericolosi drop. Tuttavia, questa possibilità non è al momento prevista dalle implicazioni tecniche viste sopra.
Concludendo, per l’S&P500 Future si ha uno scenario ambiguo, ma con maggior propensione ribassista mutuate dalla debolezza del sottostante. Scenario che trova conferme anche nell’attività di rotazione settoriale che osserva gli Smart Money cambiare marcia e direzione e che, abbandonata la tecnologia, vedono emergere nuovi leader. Usciti dai temi dell’intelligenza artificiale gli investitori hanno riscoperto il settore Energy e quello Industriale, oltre ai materiali di base. Tutto questo mentre stanno scendendo in maniera evidente i titoli benchmark come Apple, Microsoft, Tesla e Nvidia. Tiene relativamente solo AMAZON.
Il grafico RRG (Graf.6) fornisce un modo ideale per visualizzare la rotazione settoriale. A marzo, l’RRG vedeva decisamente una posizione favorevole al growth, rispetto al value. Settori in crescita come Tecnologia e Servizi di Comunicazione si sono posizionati saldamente nel Quadrante principale, mentre settori orientati al valore come Finanza ed Energia si sono spinti nel Quadrante Lagging, cioè in ritardo.
Ora, ad agosto, il calo delle azioni Growth ha creato un aspetto molto diverso. Il denaro affluito sul growth è più pesante di quello che sembra premiare adesso il Value e questo, per sostituzione, forza le quotazioni al ribasso con test di validazione sui supporti più immediati in area 4450, ma con concrete possibilità di una prosecuzione della fase correttiva che in termini di prezzo potrebbe interessare area 4300, con Time-Cluster verosimilmente visto per il 12 ottobre (+ o – 10 giorni).
Conferme di questo scenario, in raccordo con le implicazioni tecniche assunte, darebbe la possibilità di formare dei minimi importanti entro il Time-Cluster previsto, generando di fatto un interessante segnale di acquisto per una nuova tendenza rialzista dell’S&P500 con target ben sopra quota 4800.