I grandi del design del ‘900 tornano a vivere grazie all’idea di un’azienda veronese. Si tratta di Codiceicona, società benefit che promuove cultura e arte

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Pezzi unici, che hanno fatto la storia del design del ‘900, hanno ritrovato vita grazie all’idea di un veronese, Roberto Fiorato, che dopo oltre 40 anni di esperienza lavorativa nel settore, ha dato vita con alcuni collaboratori e con il supporto di un comitato scientifico, a Codiceicona Società Benefit, azienda specializzata nella riproposizione di modelli famosi ora fuori produzione.  

Codiceicona più che un’azienda vuole essere un’officina culturale – racconta Fiorato – dove chi arriva può ritrovare il bello e ciò che di geniale c’è sempre stato nel design italiano del secolo scorso.”. In Codiceicona arte, sensibilità e design convergono nella scelta e nella riedizione di pezzi unici e numerati, attraverso una selezione di modelli – icone appunto – e un processo produttivo totalmente sostenibile e realizzato in Italia, grazie alle mani sapienti di artigiani italiani.  

“Nel nostro manifesto convergono le professionalità di architetti, designer, professionisti del settore, ma anche solo appassionati, che amano il nostro modo di riproporre arte e creare percorsi culturali unici, che partono dalla storia e sanno guardare all’innovazione.” Una fucina di talento e cultura, che riporta in auge designers del calibro di Franco Albini, Joe Colombo, con il suo straordinario carrello Musica, accompagnato dall’edizione di un libro-vinile che racconta della sua passione per il Jazz, Cini BoeriGiancarloPiretti, Shigeaky Asahara, il famosissimo Octopus di DePasD’Urbino Lomazzi e il Luminator Barcellona, classe 1929, frutto del genio di Luciano Baldessari. E proprio quest’ultimo pezzo e il suo eclettico autore saranno protagonisti delle due esposizioni, una a Bergamo, in collaborazione con l’ordine degli architetti, nell’ambito delle manifestazioni dedicate a Bergamo città della Cultura, dal 22 aprile al 16 giugno al Teatro Donizetti, l’altra dal 20 maggio al 26 ottobre all’Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia, in collaborazione con la Fondazione Cini e nell’ambito delle manifestazioni legate alla Biennale di Architettura. Iniziative come queste, che accompagnano la riedizione dei pezzi di design, fanno si che Codiceicona sia diventata dallo scorso anno Società Benefit. 

Il Luminator Barcellona di Baldessari rappresenta il pezzo più storico della nostra collezione .– racconta Roberto Fiorato–Nato come manichino luminoso su commissione di una ditta di tessuti di Milano durante l’Expo del 1929 a Barcellona, oggi rappresenta l’unica lampada futurista tra i nostri pezzi”. Luciano Baldessari, noto per la sua attività di architetto, in particolare per aver ridato vita alla Breda ridisegnando i padiglioni della Fiera di Milano e per le sue collaborazioni con Lucio Fontana, è uno dei nomi più noti della scena artistica e architettonica italiana di quegli anni. E oggi la riedizione del Luminator Barcellona, è tra gli oggetti prodotti da Codiceicona.  

Anche il Salone del Mobile vedrà l’azienda veronese protagonista, grazie alla mostra Fuori Catalogo, organizzata dal noto studio di commercialisti impegnati nel mercato dell’arte Lombard DCA/BBS in viale Premuda 46 a Milano dove, dopo l’inaugurazione del 17 aprile, pezzi forniti da Codiceicona, ormai fuori appunto dai cataloghi delle aziende, verranno esposti fino al 31 maggio, consentendo ad amanti del settore, giovani designer, appassionati, di conoscerli e prendere ispirazione. “Ci piace definirci ponte tra arte e design – conclude Fiorato, amministratore unico dell’azienda, ma che si affida a un team motivato di designers e al giudizio di un vero e proprio comitato scientifico –Ridare vita ad oggetti di quel calibro significa rimettere al centro la storia e la filosofia che hanno animato i movimenti culturali del 900, illuminando il genio del made in Italy nel tempo.”