Da attività alta e nobile a fastidioso e vacuo cicaleggio, non di rado ignobile. Ecco la politica di oggi, priva di qualsivoglia ABC

Di: Andrea Panziera

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Forse può suonare come una esagerazione l’affermazione che la politica, una volta definita attività alta e nobile, si è trasformata in un fastidioso e vacuo cicaleccio basso e non di rado ignobile.

Non che un tempo il confronto ideale toccasse sempre livelli apicali, ma certamente il portato culturale dei nostri rappresentanti nelle istituzioni era oggettivamente più ponderoso, più sedimentato e diffuso fra la maggior parte degli eletti. Se non altro, conoscevano il dettato costituzionale ed avevano ben chiaro il perimetro del campo di gioco all’interno del quale svolgere la loro funzione, da semplici parlamentari ovvero da segretari, soprattutto se il loro partito faceva parte della maggioranza di Governo.

Ai giorni nostri spesso si ha la sensazione che addirittura manchi questo ABC minimale, che le mosse/dichiarazioni di qualche leader ignorino le regole non prescindibili di una colazione, qualsiasi sia il motivo per cui è stata formata. Ma tant’è, e come dice qualche politologo che di queste cose ne capisce sicuramente più di me, chi siede a Montecitorio e a Palazzo Madama altro non è se non lo specchio fedele del Paese.

Ormai la prassi di una leadership politica in molti casi significa semplicemente assumere qualche spin doctor che interpella quotidianamente i social, raccoglie in un capiente otre la direzione del vento con tutte le sue possibili varianti e trasmette al suo datore di lavoro la rotta da seguire per lisciare il pelo alla massa dei potenziali consenzienti.

Poco importa che molti di costoro non siano particolarmente avvezzi all’utilizzo dell’organo cerebrale come esclusivo elaboratore dei pensieri, facendolo spesso interagire con altre parti meno nobili del corpo, quali i visceri piuttosto che l’apparato riproduttivo. L’importante è accreditarsi come interpreti della volontà popolare, comunque espressa e qualunque essa sia.

D’altronde, che percorsi di tal fatta siano molto profittevoli in termini di resa elettorale, lo testimoniano molte esperienze, anche abbastanza recenti. L’ex platinato presidente degli Stati Uniti ha vinto le penultime elezioni puntando tutte le sue fiches su questa strategia e, secondo i più recenti sondaggi, rischia a distanza di otto anni di fare il bis. Ma forse, pensandoci bene, i nostri politici digitalizzati non hanno scoperto proprio nulla di nuovo.

I lettori del Basso Adige che conservano ancora una qual certa reminiscenza della storia, materia viepiù trascurata se non vilipesa negli attuali percorsi scolastici, sicuramente non faticheranno a ricordare la prassi di certi imperatori romani. Dai al popolo quello che chiede, “panem et circenses”, e la strada per la conquista ed il mantenimento del potere è spianata.