È giunto alla sua 492esima edizione il famoso Carnevale di Verona, conosciuto come Bacanal del Gnoco e accolto con vivo entusiasmo

Di: Samuela Piccoli

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Dopo un anno di fermo dovuto alla situazione pandemica, è ripartito quest’anno il Carnevale di Verona arrivato alla sua quattrocentonovantaduesima edizione. Un evento caratterizzato da numerose manifestazioni, tra cui la più importante è quella conosciuta come Bacanal del Gnoco che si svolge ogni anno il Venardi Gnocolar.

“El Baccanal del Gnoco” è l’evento principale del Carnevale Veronese. Ha luogo con una grande sfilata di carri allegorici  che attraversano le vie del centro storico di Verona nell’ultimo venerdì prima della quaresima, sotto l’occhio attento di migliaia di spettatori di ogni età.

La sfilata

Il Papà del gnoco

Nonostante gli avvenimenti del giorno precedente abbiano reso la giornata un po’ più mesta, migliaia di persone si sono riversate nelle strade di Verona per veder sfilare le maschere e i carri. Numerose famiglie con bambini vestiti in maschera, adulti e gruppi di ragazzini pronti a battagliare a suon di farina e bombolette di schiuma da barba, hanno allontanato per qualche ora l’ombra della guerra e della pandemia restituendo alla cittadinanza quell’allegria e spensieratezza perdute in questi due lunghi anni.

La sfilata dei carri è partita puntuale da Corso Porta Nuova, percorrend, successivamente le vie principali del centro. Piazza Brà, l’Arena, il Liston, Corso Castelvecchio, solo per citarne alcune. Per poi terminare nel luogo dove tutto è nato secoli fa, ossia Piazza San Zeno, nel quartiere dei Sanzenati. Qui, per tutto il weekend ,sono stati allestiti stand gastronomici e si sono svolti eventi legati al Carnevale. Hanno sfilato in mezzo a cortei di persone festanti le maschere storiche di Verona dei diversi quartieri della città come Simeon dell’Isolo, Mastro Sogar, il Duca della Pearà e la Duchessa, tra gli altri,  e quelle appartenenti ai paesi della provincia capitanate dal re assoluto del carnevale veronese : il Papà del gnoco che ha regalato saluti, sorrisi e foto a tutti gli astanti. Erano presenti anche gruppi di majorettes e bande oltre ai tanto acclamati carri allegorici.

I carri

Una quindicina di carri allegorici e variopinti hanno percorso le vie della città a suon di musica battente. Ognuno di essi rappresentava un tema differente  e su tutti si percepiva il sogno e la voglia di una pace che sembra ancora lontana. Desiderio che è stato ben espresso nel carro raffigurante i Queen sul quale svettava il cartello Make carnival not war (fate il carnevale e non la guerra).

Non sono mancati nemmeno messaggi di ringraziamento per i medici e gli infermieri che in questi mesi si sono sacrificati e prodigati per la popolazione con un carro tutto dedicato a loro. Un altro invece omaggiava un eroe amato dai bambini e dagli adulti che con la sua magia è riuscito a sconfiggere il male: il maghetto Harry Potter. Tutti felici: adulti, bambini e figuranti che sorridevano sotto una pioggia di coriandoli e stelle filanti. Per un pomeriggio è tornata l’allegria, ma ci vorrebbe davvero una bacchetta magica per cancellare questo periodo e allora …Harry pensaci tu!