L’antica Fiera di Verona riapre le sue porte. Prossimamente, tre importanti eventi: IssaPulire, Automotive Dealer Day e Marmomac
Di: Pierantonio Braggio
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Sembrava persino strano – da troppo lungo tempo – non recarci assiduamente alla sede della Fiera di Verona, come un tempo, per visitare gli
importanti eventi internazionali, organizzati dall’Ente di Viale del Lavoro, che, a causa dell’infierire del virus, ha dovuto registrare
fortissime perdite.
Perdite che significano, certamente, danni per l’Ente stesso, ma anche per l’economia nazionale. Ora, ecco positive
notizie di rinascita: entro l’anno Fiera di Verona, aprirà i cancelli a migliaia di operatori e di visitatori, per tre importanti
manifestazioni,previste, per il prossimo settembre: IssaPulire, Automotive Dealer Day e Marmomac. Il tutto caratterizzato
dall’introduzione d’un Green Pass obbligatorio, che non dovrò mancare, per ogni evento o convegno.
Opererà, per accedere al quartiere, inoltre, un protocollo safetybusiness, con biglietti digitali, termoscanner, sanificazione degli ambienti
e molte altre misure, in linea con le disposizioni ministeriali anti-CovidVerona, 23 luglio 2021, con certificazione verde. Misure, adottate
già dal 15 luglio scorso, giorno della ripartenza del settore fieristico a livello nazionale, e poste in atto, a suo tempo, in occasione delle
manifestazioni già svoltesi, tra le quali, Motor Bike Expo, Vinitaly Operawine, Vinitaly Preview ed Innovabiomed. Vedranno operativo il
Green pass, dunque, come citato, IssaPulire (7-9 settembre), Automotive Dealer Day (14-16 settembre) e Marmomac (29 settembre – 2
ottobre).
«Veronafiere è, da sempre, impegnata nella tutela della salute e della sicurezza dei propri espositori e visitatori, a maggior
ragione, con l’emergenza sanitaria in corso – osserva Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere –. Condividiamo la
decisione del Consiglio dei ministri di estendere l’obbligatorietà del Green pass al settore fieristico. Ci auguriamo che questa misura
consenta alle imprese del made in Italy il ritorno al business in fiera”.
L’intero quartiere fieristico e le attività, che si svolgeranno, al suo
interno, sono stati riprogettati alla luce delle ultime misure di sicurezza: biglietti digitali sullo smartphone, acquistati online, per una data
specifica, e misurazione della temperatura corporea, con termoscanner ai tornelli. La capienza giornaliera della fiera è contingentata,
sui parametri previsti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità: una persona ogni 4 metri quadrati. Con una superficie di oltre 300mila
mq, pari a 42 campi da calcio, a Veronafiere sarà facile incontrarsi e fare affari, nel rispetto delle disposizioni, in vigore. Una rete
intelligente di 400 telecamere, inoltre, individuerà, in tempo reale, eventuali assembramenti e monitorerà il corretto utilizzo delle
mascherine. Una volta in quartiere-fiera, un’app di geolocalizzazione guiderà il visitatore, tra gli stand, indirizzandolo verso percorsi
differenziati d’ingresso e d’uscita dai padiglioni, evidenziati anche da apposita segnaletica colorata a terra. In ogni spazio, parola
d’ordine sarà “igiene”: oltre ai dispenser di gel idro-alcolici per le mani, sono state rafforzate le procedure di sanificazione degli ambienti
e degli impianti di climatizzazione, con squadre di pulizia specializzate. Sale-congressi, quindi, con capienza ridotta, e sedute
distanziate, e, per la ristorazione, con nuovi criteri, in fatto di somministrazione di cibi e di bevande, nonché lancio dell’app di food
delivery, per la prenotazione dei servizi di catering, agli stand.
Durante ogni manifestazione, poi, sarà attivo un presidio, medicogestito,
dalla Croce Blu, con punto tamponi rapidi, dove operatori, espositori e allestitori potranno effettuare il test antigenico, a prezzo
convenzionato. Ancora: un’equipe di medici e d’infermieri interverrà, in caso di emergenza, per gestire sospetti casi di Covid19, grazie
al supporto dell’Ospedale Sacro Cuore Don Calabria, struttura all’avanguardia, nel campo delle malattie rare e infettive. Veronafiere,
dunque, ha saputo superare, non senza duro sacrificio economico, un pesante, recente passato, ma è “pronta” a fronteggiare un
presente difficile, premessa necessaria, per riprendere la sua importante attività di fattivo intermediario, fra produzione e
commercializzazione, che caratterizza Verona da più di cento anni.