GIORNALmente, la pillola giornaliera che nutre la mente: il 2 luglio 1961 muore a Ketchum lo scrittore americano Ernest Hemingway
Di: Annalaura Casciano
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Il 2 luglio 1961 muore a Ketchum lo scrittore americano Ernest Hemingway, nato il 21 luglio 1899 a Oak Park, negli Stati Uniti. Sin da bambino, complice il padre, si appassiona a caccia e pesca – nelle sue opere, infatti, ritroviamo spesso elementi legati a queste attività. Dopo il diploma, Hemingway intraprende una collaborazione come cronista al “Kansas City Star”: inizia così il suo percorso da scrittore.
Diventa autista di autoambulanze per la Croce Rossa e viene mandato in Italia. Nel 1919 torna a casa, riportando alcune ferite in seguito a una serie di incidenti. Si trasferisce quindi a Chicago, dove scrive per testate locali. Ivi incontra Elizabeth Hadley Richardson, che sposa nel 1920. La coppia si sposta a Parigi e, nel 1923, dà alla luce il primo figlio.
Nello stesso anno, l’editore McAlmon decide di pubblicare il primo libro dello scrittore: Tre storie e dieci poesie. Nel 1926 esce Fiesta, poi Uomini senza donne. Intanto, Hemingway divorzia dalla prima moglie e ben presto sposa Pauline Pfeiffer, con la quale ha il suo secondo figlio. In questo periodo pubblica Addio alle armi, per poi recarsi in Spagna durante la guerra civile. La sua avversione contro Francisco Franco è ben evidenziata nel film La terra di Spagna.
Nel 1938 pubblica I quarantanove racconti. Divorzia una seconda volta e sposa Martha Gellhorn. Nel 1940 esce Per chi suona la campana, opera sulla guerra in Spagna che ottiene un seguito clamoroso. Dopo il terzo divorzio, sposa Mary Welsh, la sua ultima moglie. Nel 1952, in anteprima sulla rivista “Life”, pubblica Il vecchio e il mare. Il libro è un successo e Hemingway vince il Premio Pulitzer. Nel 1954, poi, ottiene il Premio Nobel per la letteratura. Al seguito di un periodo grigio e triste, in cui non riesce più a scrivere, il 2 luglio 1961 lo scrittore americano si toglie la vita.