Girolamo Fracastoro, considerato da molti autori uno dei fondatori della patologia moderna, è anche un protagonista della cultura popolare veronese

Di: Elisa Silvestri

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Girolamo Fracastoro nacque a Verona nel 1478 e morì nel 1553 a Incaffi, un comune nei pressi di Affi. Conosciuto in qualità di medico, ossia uno dei fondatori della patologia moderna, egli ipotizzò che germi portatori di malattia causassero diverse infezioni. Nello specifico, suppose che questi si moltiplicassero nell’organismo e che la persona infetta potesse contagiarne altre mediante diverse forme di contatto.

Fracastoro venne nominato perfino il medico personale di Papa Paolo III. Il suo eclettismo non conosceva eguali: fu anche filosofo, geografo, teologo e letterato del periodo rinascimentale italiano.

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Egli si destreggiava anche nel campo dell’astronomia. Amico e collega di Nicolò Copernico, nel 1538 Fracastoro fornì un’accurata descrizione del cannocchiale, strumento costruito da Galileo Galilei decine di anni dopo.

Verona: la bala de Fracastoro

L’illustre personaggio è protagonista di una storia appartenente alla cultura popolare veronese: la bala de Fracastoro. In piazza dei Signori, sopra l’arco che dà accesso a via delle Fogge, si erge la statua di un uomo barbuto che tiene in mano una sfera: costui corrisponderebbe a Girolamo Fracastoro.

Essendo situato vicino al vecchio tribunale e a tutti i palazzi del potere dell’epoca, l’arco fungeva – in passato – da strada di passaggio per avvocati, giudici e potenti. La leggenda narra che, se una persona onesta fosse passata sotto l’arco, la palla (o il mondo) sarebbe scivolata dalle mani della statua per precipitarle addosso.

A rigor di logica, ancor oggi le persone che percorrono questo tragitto forse si dovrebbero considerare menzognere: fino ad ora, la bala non è mai caduta.