L’odierno Lampi News guarda ai vaccini: ora meno che mai sono condivisibili silenzi, omissioni o affermazioni minimizzanti non suffragate da numeri certi
Di: Andrea Panziera
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Nel mio ultimo articolo, dal titolo Domande che pretendono risposte, auspicavo che fosse fatta chiarezza su tutti quei quesiti che molte persone si pongono sull’efficacia e sulla pericolosità degli ormai numerosi vaccini messi a punto dalle più importanti industrie farmaceutiche americane, europee e cinesi.
Ebbene, il velo di silenzio – che assomigliava per certi versi a un condiviso interesse omertoso – sembra iniziare a dissolversi. La cosa pare aver preso in contropiede anche non pochi italici esperti, noti al grande pubblico per l’assiduo presenzialismo televisivo; italici che, in alcuni casi con qualche imbarazzo o punta di fastidio, accolgono i nuovi riscontri di ricerche che mettono in qualche dubbio alcuni leitmotiv diventati in questi mesi realtà ufficiale e assiomatica.
Ma, a mio avviso, a suscitare ancora più scalpore in queste ore è proprio l’annuncio ufficiale di Gao Fu, Capo del Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie in Cina. Nel corso di una conferenza stampa, questi ha ammesso che i vaccini approntati dalle case farmaceutiche del suo Paese hanno un tasso di efficacia non superiore al 50%. Tradotto, “abbiamo fallito e dovremo trovare altre soluzioni”. Alzi la mano chi si aspettava dalle autorità di Pechino una dichiarazione così palese di insuccesso.
Vaccini in Europa: ancora querelle sul fronte AstraZeneca
In Europa, nel frattempo, continua la querelle sul fronte AstraZeneca. Tutti ricorderanno che le primissime indicazioni raccomandavano il suo utilizzo solo per le persone in giovane età. L’inoculazione agli anziani, infatti, era fortemente sconsigliata. Nondimeno, a distanza di pochi mesi vi è stato un totale ribaltamento del fronte: gli under 60 sarebbero ora potenzialmente a rischio; quindi, le somministrazioni vanno limitate alle fasce di età superiori.
A tale proposito, invito i lettori a prendere visione di uno studio di un prestigioso Istituto di Ricerca tedesco (ho evidenziato la parte più significativa), che chiarisce con dati chiari e di facile comprensione la portata dei cosiddetti effetti collaterali del vaccino in questione. (Per scaricare il documento, clicca qui).
In conclusione, ribadisco un concetto: assodato che al momento non esistono alternative percorribili rispetto alla vaccinazione di massa, non sono in alcun modo condivisibili silenzi, omissioni o affermazioni minimizzanti non suffragate da numeri certi frutto di analisi scientifiche. Affermazioni oltretutto smentite da una semplice lettura dei comunicati ufficiali delle Agenzie internazionali quali l’EMA.