GIORNALmente, la pillola giornaliera che nutre la mente: il 19 marzo 1940 muore a Mosca lo scrittore Michail Bulgakov
Di: Annalaura Casciano
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Il 19 marzo 1940, a causa di problemi cardiaci, muore a Mosca lo scrittore Michail Bulgakov. Nato il 15 maggio 1891 a Kiev, in Ucraina, da genitori volti all’istruzione, sin dalla tenera età Bulgakov sviluppa uno spiccato interesse per il teatro, tanto da scrivere commedie messe in scena dai suoi fratelli. La passione per la letteratura, invece, lo travolge al liceo: in questi anni, lo scrittore approfondisce la conoscenza delle letterature europee e spazia tra autori come Dickens e Dostoevskij.
Agli inizi del Novecento, a causa di problemi cardiaci, suo padre muore. Qualche anno dopo, Bulgakov si sposa con Tatjana Lappèa, in seguito arruolandosi volontariamente con la Croce Rossa. Intanto, egli è iscritto alla facoltà di Medicina dell’Università di Kiev, che conclude solo nel 1916. Dal mix tra la professione di medico e la passione per la scrittura nasce a Nikolskoe Appunti di un giovane medico.
Dopo un breve periodo di alternanza tra la medicina e il giornalismo, nel 1920 abbandona definitivamente la carriera ospedaliera. Scrive dunque Prospettive future, poi iniziando la sua vita moscovita, luogo in cui dal principio fatica ad ambientarsi. Successivamente, Bulgakov comincia a lavorare come corrispondente e giornalista per alcune testate.
L’exploit letterario e la morte prematura
Produce in questi anni due delle sue più famose opere: Uova fatali e Cuore di cane. Molti dei suoi lavori vengono tuttavia censurati e per alcuni interviene Stalin in persona. Quando invece il pubblico inizia ad apprezzare il suo operato, è la critica a mettergli i bastoni fra le ruote. Nel 1929, la censura colpisce definitivamente tutta la sua bibliografia letteraria e teatrale. Nondimeno, l’anno precedente Bulgakov aveva già intrapreso la stesura del suo più grande capolavoro: Il Maestro e Margherita.
Il desiderio dello scrittore di veder pubblicate le proprie opere è tanto forte da spingerlo a chiedere l’espatrio per ben due volte, così da cercare fortuna all’estero. Richiesta, inutile sottolinearlo, ripetutamente negata. Quindi, l’autore trascorre gli ultimi anni dedicandosi alla sua opera maggiore, confidando nella pubblicazione. Un desiderio vano: nel 1940, non ancora cinquantenne, Michail Bulgakov muore. Il Maestro e Margherita viene pubblicato postumo, a cavallo tra il 1966 e il 1967.