Il 21 febbraio si celebra la giornata nazionale del Braille, un’invenzione per favorire l’inclusione delle persone non vedenti

Di: Marina Storti

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Il 21 febbraio si celebra la giornata nazionale del Braille, istituita nel 2007 e volta alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica. Infatti, il codice Braille è ritenuto un’invenzione essenziale per l’inclusione delle persone non vedenti.

Il codice Braille

Il codice, inventato nel 1829 da Louis Braille, si basa su 6 punti in rilievo, i quali possono combinarsi per rappresentare lettere dell’alfabeto, numeri, segni di interpunzione, simboli matematici, informatici, musicali e chimici.

In questo modo, Braille riuscì a trasformare e migliorare la vita delle persone non vedenti. Una rivoluzione importante, che permise loro di leggere e scrivere in autonomia.

L’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti

L’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti (UICI) ha organizzato un evento nazionale, insieme al Club Italiano del Braille, denominato “Braille: via maestra per l’inclusione e l’accesso alla cultura”. L’occasione rende nota la sua indispensabilità nel percorso di inclusione sociale e autonomia culturale delle persone disabili visive.

Giovanni Laiolo, Presidente dell’Unione Italiana Cechi e Ipovedenti della Sezione Provinciale di Torino, si mostra speranzoso verso il futuro, dove il mondo della cultura, ora più accessibile rispetto al passato, diviene sempre più inclusivo.

Dire a un ragazzo cieco che può fare a meno del braille significa privarlo di uno strumento cognitivo di fondamentale importanza, negargli un’opportunità di inclusione e autonomia che non ha eguali.

– Giovanni Laiolo

Infine, conclude: “E noi, come associazione, faremo di tutto per essere al vostro fianco, anche con il braille”.